Potrò sembrare “di parte” (ed anzi lo sono), ma lo spettacolo dei Rimmel di ieri sera mi è proprio piaciuto!
Il volume giusto, luci essenziali, ottima musica e musicisti! Splendide canzoni che ti trascinavano nel mondo fantastico, tragico e romantico di De Gregori! Mancava solo l’intrattenitore che facesse prendere fiato ai musicisti. Allora facciamo salire Nando sul palco? … e “liberate” la formidabile chitarra elettrica.
Pubblico giusto e calore adeguato ci hanno fatto suonare in un clima spensierato e sereno. Serata fantastica e … grazie.
Nando sul palco sarebbe stato la “ciliegina sulla torta”.
Buona Musica a tutti.
Complimenti a tutti i musicisti per la splendida serata! Musica di spessore quella che ci avete fatto sentire. Le canzoni di Francesco De Gregori hanno contribuito a scandire il tempo del divenire dei nostri anni e risentirle è sempre un piacere. La musica, come ogni forma d’arte, deve trasmettere sensazioni di varia natura e così è stato! Davvero emozionante! Tutti molto bravi, ma non me ne voglia nessuno se evidenzio un personale momento del concerto che mi ha particolarmente preso. Ragazzi, l’assolo di Rocco Solito alla chitarra elettrica in “Generale” è stato semplicemente sublime!
Bravi tutti!
Rispondo con lo stesso post ad Edmondo e a Luigi: innanzitutto grazie a nome di tutti i Rimmel per il vostro commento. Rocco Solito non lo scopriamo oggi: è un “animale da palco” e ogni tanto bisogna lasciare che si scateni la “belva” che c’è in lui. Eccezionale davvero!
Anch’io come nei precedenti post, posso sembrare di parte, ma amando De Gregori, non potevo non partecipare alla serata naturalmente insieme ad amici amanti di De Gregori. Fantastiche interpretazioni con bravissimi musicisti, eccezionale come sempre il mio collega Rocco, che … come dice Edmondo avrebbe bisogno di respirare lasciando un piccolo spazio a Nando. Scusate se mi ripeto, ma su Midiesis c’è la libertà di parola. Bravi Rimmel!!!!
Ringrazio per la considerazione espressa, ma in un concerto va bene così.
Anzi, in un concerto non ci dovrebbero essere proprio pause tra un pezzo e l’altro.
Via di fila tutto tirato e zero chiacchiere.
Gli interventi vanno bene per altre tipologie di manifestazioni, tipo quelle che facevamo con movimento circolare il 27 dicembre.
Lì lasciavamo ampio spazio ai racconti, alla contestualizzazione storica, al quadro sociale dell’epoca che diventavano un tutt’uno con la parte musicale.