Domenico MENNITTI (di Edmondo Bellanova)

A settembre del 2007, Domenico Mennitti, con tutta l’umanità che lo ha sempre distinto, superando giudizi storici, rese omaggio funebre a Clemente Manco dando dignità a tutto un popolo che aveva creduto nel ruolo della destra in Italia e nel mondo.

Io ho avuto l’occasione di conoscerlo sin dagli anni ’60 e ho condiviso l’epoca in cui la destra ha avuto l’unica opportunità d’esistere al di fuori del sistema, dei giochi di potere.

Poi le nostre strade si sono divise: lui ha cercato di dare un senso compiuto alla cultura di destra, di trovare spazi operativi-amministrativi in una società in violentissima evoluzione. Noi, io, tanti siamo rimasti accanitamente ancorati all’intransigente “idea” di una destra che non modifica i suoi principi in virtù delle convenienze e situazioni momentanee; abbiamo scelto di restare in uno splendido ed egoistico isolamento, fuori della canea di partiti alla ricerca del  solo personale beneficio.

Strade diverse ma, almeno quella percorsa da Mennitti, percorsa con coerenza, capacità ed onestà e così voglio ricordare Domenico Mennitti: un uomo onesto che ha speso la sua vita nel romantico sogno di determinare il miglior futuro per la sua terra, la sua città.

Chi, domani, potrà tenere la necrologia funebre? Chi potrà testimoniare, misurare e giudicare il ruolo svolto da Domenico Mennitti?  Nessuno! Nessuno è, e sarà, in grado di avvicinarsi a lui che resta grande nella storia della politica italiana e nei nostri cuori!

sanmichelesalentino06aprile2014edmondobellanova

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