Le Porte del Cosmo (di Nando De Vitis)
Lo sapevamo che in quei primi anni ’70 la Kosmische Musik era stata qualcosa di più che una bella e breve parentesi musicale (d’altronde anche Finardi ce l’avevo detto che Marco sognava “di andare in California, o alle porte del Cosmo che stanno su in Germania”), ma c’è voluto Krautrocksampler (1995), di Julian Cope, per prendere piena consapevolezza di quanto i Corrieri Cosmici fossero stati una pattuglia, geniale e talentuosa, di leggendari iniziati che avrebbero influenzato buona parte della musica a venire.
Tradotto finalmente in italiano nel 2006, “Krautrocksampler – Guida personale alla grande musica cosmica dal 1968 in poi”, ce lo siamo prima conteso in libreria e poi su ebay, a suon di aste. Uno dei più bei libri musicali in assoluto che, al Julian Cope musicista coi controcazzi, affianca il Julian Cope scrittore provocatorio e controcorrente. Anche perché, come si fa a non amare un libro con in prima pagina tale premessa?
“A tutti i musicisti della scena Krautrock primordiale: questo libro è la mia opportunità per ringraziare tutti voi visionari, sconvolti, guru e maghi del Krautrock tedesco occidentale, che avete illuminato con i vostri lampi abbaglianti i primi anni Settanta, quando attorno a noi non c’erano altro che le seghe a vuoto di Emerson Lake & Palmer, la spiritualità fonata degli Yes e il peggio del peggio in assoluto: i mantra da salotto dei Pink Floyd di Dark Side Of The Moon. Grazie per avermi mantenuto sano di mente, e per la musica del Vero Genio che ogni giorno si fa più integra e sacra.”
Ai Can, agli Amonn Duul II, ai Cluster, ai Kraftwerk, ai Neu!, ai Cosmic Jokers, ai Faust, agli Ash Ra Tempel, ai Popol Vuh, ai Tangerine Dream , e a tutti i corrieri cosmici; miei eroi.
http://www.youtube.com/watch?v=7szufq3CRrk
http://www.youtube.com/watch?v=kvptRAfYpWM
http://www.youtube.com/watch?v=EAXYMOgHQI4
http://www.youtube.com/watch?v=fmwpGFLYTHc
http://www.youtube.com/watch?v=DON-CogKcfk
http://www.youtube.com/watch?v=ry64e6SVQGs
“Il Krautrock è rimasto nascosto agli occhi di un pubblico probabilmente ignaro di quella sacra combinazione di Stooges, Sun Ra e MC5 tutti sullo stesso palco. Un cazzuto rock cosmico trascendentale suonato da poeti-druidi visionari in anfetamina e suuuuper-fuori-di-testa!” (J. C.)