Esercitare il diritto alla salute pubblica anche attraverso la depurazione della fogna
Riceviamo da Tonino Mosaico e pubblichiamo:
DOMENICA 9 MARZO DEL 2014 MANIFESTAZIONE DI LOTTA PER LE VIE DI CAROVIGNO, IL CORTEO PARTIRA’ ALLE 9,30 DALLA PIAZZA CENTRALE.
Con trattori e striscioni contro le istituzioni comunali (Carovigno, san Vito dei Normanni e San Michele Salentino), contro la Provincia di Brindisi e contro la Regione Puglia perché dopo 39 anni dal finanziamento del depuratore di Bufalaria, sono stati da ostacolo per la realizzazione e la messa in funzione del depuratore. Tra appalti è incarichi vari sono stati spesi senza nessun risultato, 20 miliardi delle vecchie lire e milioni di euro(tutti soldi pubblici). La situazione attuale è peggio di quella di 50 anni fa, la fogna con solventi ed altro si scarica nel sottosuolo senza essere depurata.
Condanniamo le istituzioni comunali , provinciali e regionali perché responsabili dello sversamento, attraverso le condutture dell’Acquedotto Pugliese, di solventi ed altre sostanze pericolose nel sottosuolo senza alcuna fase di depurazione.
Chiediamo alla Regione Puglia che stralci subito i decreti del commissario straordinario per la emergenza ambientale con cui si autorizza l’Acquedotto Pugliese, attraverso proprie condutture, di scaricare nel sotto suolo la fogna di Carovigno,( altrettanto succede nei paesi San Vito e San Michele), facendola passare per fogna depurata, sapendo però che i tre paesi sono sprovvisti di depuratore funzionante.
I Sindaci dei Comuni in questione, che hanno l’obbligo di tutelare la salute dei cittadini e l’integrità ambientale, devono spiegarci quali azioni vogliano intraprendere, alla luce dei dati in possesso dell’ Arpa Puglia ( i risultati delle analisi fatte su campione dimostrano parametri molto più alti rispetto alla norma), affinchè vi sia l’immediata cessazione dello sversamento dei liquami nel “sottosuolo” dei tre paesi.
Oltre al “danno”, sanitario ed ambientale, i cittadini subiscono anche la “beffa” di pagare la depurazione sulla bolletta dell’Acquedotto Pugliese senza che tale servizio sia mai stato attivato!!!
Se per Quaranta anni le amministrazioni comunali dei tre paesi non hanno tenuto in considerazione la gravità dei danni apportati alla salute delle popolazioni esposte, all’inquinamento ambientale della falda ed all’avvelenamento della terra, siamo noi cittadini più responsabili a dover esercitare il diritto alla salute e difendere la falda dall’inquinamento (unica soluzione per irrigare le nostre campagne) e difendere la terra dai veleni.
Dobbiamo esercitare il diritto alla qualità dei prodotti agricoli locali e del cibo biologico che si ottiene non per propaganda regionale o solo con assenza di concimi e pesticidi chimici ma anche e soprattutto con acqua non inquinata . Dobbiamo dare una nuova immagine dell’ambientalismo, non più basato su slogan propagandistici ma in funzione della salute, del cibo di qualità e del lavoro. Un ambientalismo che difenda i nostri figli, i nostri nipoti e le future generazioni per evitare che si trovino travolti in processi di inquinamento senza ritorno.
Il coordinamento della manifestazione
Tonino Mosaico