Ritorno alla TARES (di Edmondo Bellanova)

Edmondo Bellanova

Dopo aver scritto sull’argomento il 09 ottobre u.s., letto i vari commenti e gli articoli apparsi sulla stampa, assistito alla conferenza organizzata da “Insieme si può”, torno sull’argomento perché mi sembra ancora utile informare la gente su questa benedetta Tares che continua a restare oggetto misterioso, se pur odiata, dalla maggioranza dei contribuenti.

Dopo un faticosissimo tour tra i siti ufficiali dei Comuni (che sembra cerchino in tutti i modi di non rendere accessibili  le loro decisioni; alla faccia d’ogni trasparenza!) ho cercato di semplificare le tabelle ufficiali riportando dati facilmente comprensibili e comparabili tra loro per avere una panoramica dell’applicazione di questa tassa nei vari comuni della provincia di Brindisi.

Con i prospetti allegati riporto le tabelle relative alle utenze domestiche (allegato A) e non domestiche (allegato B) non senza aver avvisato il coraggioso lettore che i dati possono essere parziali, incompleti e non esatti perché i comuni hanno deliberato l’applicazione della TARES prevedendo riduzioni, esenzioni e modalità di calcolo che, variando sostanzialmente gli uni dagli altri, modificano sostanzialmente le tabelle e gli atti deliberativi sono di difficilissima lettura per i continui riferimenti a documenti precedenti ed allegati non rintracciabili negli albi pretori online.

Da una semplice lettura di queste tabelle semplificate si evince una vera giungla tributaria con dati spesso in assoluto contrasto tra loro pur riferendosi a realtà simili.

Si notano differenze non giustificabili ed aliquote veramente insopportabili per alcune categorie d’utenze ( fiori, ortofrutta, pescherie, pizza al taglio ad euro 16,74/mq  per il comune di San Michele!

Altro elemento di difficile comprensione è la differenza dei costi per persona del servizio rifiuti in comuni con caratteristiche simili ed appartenenza al medesimo ARO, con stesso contratto d’appalto e stesso gestore ( allegato C).

Dalla lettura delle varie delibere di adozione della Tares si evince che poi non c’è “un rigido meccanismo di calcolo” perché amministrazioni come quella di Cisternino hanno potuto e voluto dare un indirizzo politico prevedendo un abbattimento del 50% della tariffa per gli alberghi

Anche l’ormai annosa questione dell’applicazione della Tares al posto della Tarsu, riportata per ultimo sull’organo d’informazione del Comune di San Michele, sembra ridotta ad una sterile querelle politica-paesana. A chi sostiene la tesi del risparmio che si sarebbe potuto ottenere confermando il precedente regime di tassazione faccio notare che i comuni che ,come Ostuni, Cisternino e Brindisi, hanno prorogato il regime della Tares presentano i costi unitari più elevati ed altri hanno aumentato notevolmente le tariffe 2012, vedi Cisternino + 27% e Carovigno +30%.

Uscendo dalla polemica voglio invece continuare ad invitare la pubblica amministrazione a voler spendere un po’ del proprio tempo ed impegno nel cercare di fornire alla popolazione gli elementi di conoscenza di queste tabelle e, in modo particolare, di tutta la normativa ( Regolamento Tares) riguardante le riduzioni e le agevolazioni, gli obblighi dell’utente e le sanzioni; magari stampando un opuscolo divulgativo.

Altra osservazione da farsi riguarda la necessità che venga rifatta una corretta base imponibile del tributo. “Pagare tutti per pagare meno” sembra uno slogan più che opportuno per garantire quel minimo di equità fiscale di cui tutti parliamo senza mai assumercene alcuna responsabilità!

Con la cosciente collaborazione di tutti e l’impegno dell’amministrazione si può rifare un ruolo più veritiero di questo tributo senza che i cittadini incorrano nelle sanzioni previste dall’art. 35 del regolamento.

Per ultimo invito chi ha più preparazione specifica di me a voler chiarire alla popolazione l’assurda situazione che vede pagare di più chi più differenzia! Possibile che la nostra amministrazione stia “adottando azioni di protesta contro i costi della raccolta differenziata spinta” senza alcun coinvolgimento della popolazione?

Così non si cresce e non si può partecipare a decidere coscientemente del proprio destino!

sanmichelesalentino17dicembre2013edmondobellanova

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