I cittadini sammichelani infuriati per il saldo della TARES

In questi giorni, in coincidenza con la tredicesima (per chi la prenderà), stanno arrivato ai cittadini sammichelani gli F24 con la quale pagheranno (e pagheremo) il saldo sulla TARES (Tassa Rifiuti e Servizi). Come da tabella di simulazione pubblicata nell’artico “TARES (di Edmondo Bellanova)” gli aumenti si aggirano attorno al 70% circa per le utenze domestiche, mentre per le attività commerciali (ristoranti, pizzerie, fiorai, bar, ecc.) ricadenti nelle categorie ad alta produzione di spazzatura, pervengono “bollette” da 2 – 3 mila euro.

Presso l’Ufficio Economato del Comune arrivano richieste di chiarimenti e proteste, grazie a dio, esposte in maniera civile.

Le cause dell’aumento è, senz’altro, da imputare allo Stato, ma, per noi sammichelani, resta sempre il paradosso della raccolta differenziata: la comunità dovrebbe guadagnarci (la carta, l’alluminio, il vetro, ecc., hanno un valore commerciale) ma, da quando il servizio è stato appaltato con l’avvio della differenziata, i costi si sono più che raddoppiati per noi cittadini.

 

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