Problema “fogna” nei comuni di Carovigno, San Michele Salentino e San Vito dei Normanni: la Regione Puglia interviene
Segnalato da Michele Macelletti, pubblichiamo di seguito l’articolo apparso su “La Gazzetta del Mezzogiorno” oggi 19/09/2013: Depuratori, ecco il piano per sbloccare interventi - di Massimiliano Scagliarini.
BARI – Procedure accelerate in materia di depuratori, con termini accorciati per concludere le conferenze di servizi, approvare i progetti ed avviare i lavori. Una riunione straordinaria della giunta regionale ha approvato ieri la delibera firmata dal presidente Nichi Vendola con gli assessori Angela Barbanente (Territorio) e Lorenzo Nicastro (Ambiente): la scelta politica di ritenere strategica la depurazione si traduce in atti pratici per chiudere l’emergenza.Il provvedimento individua priorità e fonti di finanziamento (sono disponibili, come noto, 257 milioni): mancano però le autorizzazioni per risolvere le criticità. Tra cui eliminare i 13 scarichi in falda ancora attivi: in 5 casi si può modificare il recapito finale, mentre altri 8 depuratori (Casamassima, Cassano, Carovigno, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni, Parabita, Matino e Manduria vecchio) lavorano «fuori tabella» e dunque vanno dismessi. Ci sono situazioni (Casamassima) in cui il nuovo impianto è pronto ma non si riesce ad attivare, altri (Manduria) in cui si litiga sulla localizzazione: con le nuove disposizioni basteranno 30 giorni per acquisire i pareri e procedere con gli appalti.
Quello di ieri è il secondo intervento sul tema della depurazione. Martedì è stata approvata la delibera che riorganizza gli uffici regionali: cancellato il servizio Tutela delle acque, un nuovo servizio (Risorse idriche) si occuperà dell’intero ciclo con nuovi dirigenti. Una decisione a lungo sollecitata da Aqp e dal suo numero uno, Gioacchino Maselli, che a maggio era arrivato a dimettersi per denunciare lo stato comatoso delle procedure sulla depurazione.
Sempre martedì, del resto, è stato reso noto che le analisi dell’Arpa hanno evidenziato la presenza nello scarico di due depuratori (Andria e Bisceglie) del batterio responsabile della Seu. Un caso che non riguarda però la qualità del settore impiantistico, quanto quello degli scarichi immessi nella rete fognaria: il 39% dei depuratori pugliesi, secondo Aqp, presenta «criticità del refluo di ingresso» in cui si rilevano tra l’altro «acque di lavorazione lattiero-casearia». Proprio dai caseifici arriva, con ogni probabilità, il ceppo di E.coli responsabile dei 16 casi registrati fino alla fine di agosto: e si tratta, ovviamente, di scarichi abusivi.
Un esempio di questo fenomeno è Gioia del Colle. Il depuratore è stato sequestrato l’ultima volta a fine maggio (c’è una indagine per disastro ambientale) perché i reflui in uscita stavano inquinando i campi. All’epoca le analisi rilevavano all’ingresso dell’impianto un livello di Cod (il parametro che misura il contenuto di sostanze organiche) pari a 1.600 mg/litro, più di tre volte il limite di legge (pari a 500). Il Cod è rimasto alto fino alla fine di luglio, quando sono cominciati i controlli dell’Aqp e della polizia provinciale sui caseifici della zona: anziché smaltire correttamente il siero (l’unico impianto autorizzato è nel Tarantino, quindi bisogna usare le autobotti), ci sono caseifici che lo sversano in fogna. Dopo che sono stati sigillati parecchi scarichi abusivi, il Cod in ingresso è sceso da 1.600 a 739 mg/litro mentre il livello in uscita (passato da 458 a 45) è tornato regolare. I controlli a tappeto sono terminati a inizio settembre: il Cod è tornato ad aumentare, chi verrà scoperto una seconda volta rischia la chiusura.
Leggi la notizia dal sito: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/depuratori-ecco-piano-per-sbloccare-interventi-no654219
—————————-
Vai alla homepage del sito: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/
——–
Articolo correlato:
Ancora sul problema “fogna” nei comuni di Carovigno, San Michele Salentino e San Vito dei Normanni