La Giunta regionale approva le nuove linee guida sul randagismo
Da www.brindisireport.it:
La giunta regionale pugliese ha approvato oggi le Linee Guida Attuative dell’art. 2 della legge 281/91 e degli articoli 6 e 8 della legge regionale 12/95 in materia di prevenzione del fenomeno del randagismo. Le competenze sanitarie, erogate nell’ambito del Sistema sanitario regionale, in materia di prevenzione del randagismo, come previsto dei comma 2 e 8 dall’art. 2 della legge 281/91 e dagli artt. 6 e 8 della legge regionale 12/95, sono indicate come segue.
In materia di randagismo felino si prevedono a carico del Servizio Veterinario della Asl interventi di sterilizzazione chirurgica esclusivamente su gatti di colonie riconosciute presenti sul territorio con la collaborazione delle associazioni animaliste. Ai gatti recuperati dalle associazioni animaliste sottoposti a sterilizzazione chirurgica dal Servizio Veterinario della Asl, viene contestualmente praticata apicectomia auricolare destra, al fine di distinguerli a distanza dagli esemplari già sterilizzati, oltre ad essere identificati con microchip ed inseriti in anagrafe regionale a carico del comune di appartenenza. Il reinserimento sul territorio di provenienza avviene a cura delle associazioni animaliste che hanno provveduto al loro recupero (leggi tutto l’articolo).
mi ha molto stupito l’atteggiamento ostile nei confronti dei cani che ho riscontrato in questi giorni a San Michele.
Gente impaurita e schifata alla vista di un cane.
Credo che sia auspicabile sensibilizzare la popolazione, forse iniziando dai bambini, facendogli capire che il cane, seppur bestia, è pur sempre un essere vivente che può dare molta gioia alle persone che gli stanno intorno.
Nessuno è obbligato a prendersi un cane e se si decide di prenderlo credo che debba essere una scelta responsabile e non un capriccio estivo…. per poi abbandonarlo a fine estate con la scusa che tanto il cane si arrangia.
Oppure lasciarlo solo in campagna legato ad una catena… che senso ha???? Appena può scappa.
In questo modo le campagne sono piene di randagi che poi facendo branco diventano pericolosi.
Ho trovato il mio cane, qualche anno fa, nelle campagne viveva randagio perché abbandonato e me lo sono portato in città.
Ho pensato che soffrisse a vivere in appartamento anziché in campagna. Dopo anni ho realizzato che il cane, seppur con un passato da randagio, è ben felice di stare con chi se ne prende cura Il cane si chiama Michele in onore di San Michele