Il silenzio delle campane

Dalla proclamazione di Papa Francesco seguo con interesse il nuovo corso della Chiesa di Roma. Le affermazioni, i gesti ed i messaggi del neo Pontefice comunicano una Chiesa diversa, lontana dal potere e che mette al primo posto il “servizio”.

Nell’attesa di vedere concretizzate, sia nella Curia romana nonché nelle parrocchie d’Italia, queste affermazioni “rivoluzionarie”, io resto in ASCOLTO.

E proprio in questo stato di “stand by” NON SENTO più le campane elettroniche della nostra parrocchia sammichelana che nel marzo del 2012 hanno fatto “imbestialire” un concittadino “bombardato quotidianamente e costantemente dal suono lugubre” (pare che si siano rotte).

ASCOLTO, invece, il suono della campanella della Chiesa di Pompei, sita ad un centinaio di metri (in linea d’aria) dalla Scuola dove lavoro, che alle ore 12,00, con la “delicatezza” del suono naturale e la “discrezione” del rintocco gentile, annuncia il mezzogiorno.

Non è che è già giunto a San Michele Salentino il vento che spira in Vaticano, portandoci l’idea di una Chiesa semplice e povera?

Rocco D’Urso

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