San Michele Salentino: Costituzione comitato vittime e danneggiati dalle “terme di Torre Canne”

Dott. Michele Salonna

Riceviamo da Michele Salonna e pubblichiamo:

 

Il prossimo lunedì 15 Aprile 2013, alle ore 19,00, presso l’aula consiliare del comune di i San Michele Salentino, si terrà una riunione dei parenti e delle vittime delle “Terme di Torre Canne”, per decidere la nascita di un apposito comitato che li rappresenti.

Come noto tra luglio e inzio settembre 2009, centinaia di persone subirono conseguenze spiacevoli sulla propria salute, dopo aver iniziato delle cure, principalmente inalatorie, presso le terme di Torre Canne; di questi, solo  di 110 si hanno notizie certe in ordine a ricoveri presso ospedali o sottoposti a cure mediche per problemi di polmonite, 76 presentarono denuncia e tre di essi sono decedute in concomitanza della somministrazione delle  cure termali; non si sa il numero esatto di coloro che pur essendosi ammalati non hanno presentato nessuna  istanza di risarcimento del danno civile o  denuncia penale.

In un comunicato stampa, profonda  delusione ed amarezza  viene espressa dai danneggiati dalle cure e dai parenti dei tre defunti, per l’atteggiamento tenuto dalle terme di Torre canne, che invece di scusarsi per quanto accaduto, hanno presentato una nota difensiva, pur lecita e legittima dal punto di vista giuridico, che , a loro parere, non rende giustizia alla verità,  poichè contraddice alcuni punti chiave accertati dalle indagini effettuate con atti irripetibili  o con   l’ incidente probatorio,  circa la presenza dell’agente patogeno che ha causato le polmonite (pseudomonas), la condotta omissiva tenuta dalla struttura termale e la correlazione tra condotta ed evento.

Nel comunicato stampa,  si afferma inoltre che dopo questo evidente tentativo di sottovalutare la gravià dell’accaduto, alcune vittime delle cure dello stabilimento e alcuni parenti delle 3  vittime, hanno deciso di costituirsi in comitato per impedire in futuro, che bambini, ragazzi, giovani ed adulti, invece di ricevere dei benefici dalle cure termali, possano incorrere in quanto sopra descritto, il tutto finanziato con i soldi pubblici. Questo costituendo comitato avrà lo scopo non solo di continuare in tutte le sedi civili e penali, la ricerca della  giustizia, ma anche di spronare il legislatore e gli organi al controllo delle strutture e ad una normativa più rigida sulle procedure di sanificazione; inoltre si cercherà anche di coinvolgere la associazioni di tutela dei diritti del consumatore, come Codacons, Cittadinanza attiva, Adoc, in ordine ad una eventuale promozione di una  Class-Action tra coloro che hanno subito dei danni e non hanno presentato istanze di risarcimento, considerato che il periodo si prescrizione dell’azione civile  non è ancora decorso

Il 15 aprile prossimo, presso l’aula consiliare del comune di San Michele Salentino, si terrà un’assemblea affinchè questo costituendo comitato si possa dare  una formale struttura organizzativa e si possano programmare le prossime iniziative da intraprendere; certamente la vicenda non finirà con la prossima udienza del 16 APRILE PROSSIMO.

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Per approfondire:

In data 6/09/2009 muore presso l’ospedale di Fasano la Sig. Ancona che aveva iniziato le  cure inalatorie  il 17 agosto per interromperle il 25 successivo  ed in seguito alla denuncia dei parenti viene disposta l’autopsia. In data 8-11-12 settembre 2009 (quindi DUE giorni dopo il decesso della sig.ra Ancona)  le Terme di Torre Canne , preoccupati dalle segnalazioni provenienti da vari nosocomi della zona  (Acquaviva delle Fonti, Santeramo ecc),  sospendono le prestazioni e  provvedono ad una SANIFICAZIONE STRAORDINARIA di tutta la rete idrica termale calda e fredda con IPOCLORITO di SODIO (iperclorazione),   PURIFICANDO completamente “la scena del crimine” da quasi tutti i batteri presenti presso le struttura.

Il successivo 17/09/2009 in seguito alle risultanze delle analisi, prelevati il 27/08/2009, viene disposto il sequestro di tutta la struttura, che rimarrà in tale stato per molto tempo e  vengono disposte consulenze tecniche per atti irripetibile oltre all’ incidente probatorio; in seguito a tutto ciò c’è la richiesta di rinvio a giudizio e la richiesta di giudizio abbreviato, per il quale è stata fissata, la prossima udienza al 16/04/2013

Ed è proprio questa udienza e gli scritti difensivi presentati per conto del dott. Valerio, che hanno spinto alcuni parenti delle vittime e danneggiati dalle cure termali, a rivedere l’atteggiamento di fiducia che fino ad allora gli aveva caratterizzati

Tale fiducia è venuta meno allorchè con il predetto scritto difensivo, si tende a dare una visione degli eventi in aperto contrasto con quanto affermato dalle perizie (ex art 360 cpp o incidente probatorio) che evidenziano gravi omissioni della struttura termale.

Quando prima affermato si legge chiaramente negli atti del processo in relazione ai seguenti punti:

A)    Nell’ incidente probatorio viene affermato che. “ i campioni di acqua prelevati presso lo stabilimento termale in data 27/08/2009 venivano inviati  al Dipartimento provinciale Arpa di Brindisi per la ricerca di Legionella Pneumophila. In data 4/09 l’Arpa comunicava telefonicamente l’assenza di Legionella ma segnalava lo sviluppo di non meglio identificate OMISSIS. In data 5/9/09 l’istituto di igiene comunicava telefonicamente l’avvenuta identificazione di colonie di Pseudomonas aeruginosa ( pag 217 e 218) Pertanto già il 27/8/2009 era stata riscontrata la presenza certa dello Pseudomonas presso la struttura delle Terme di Torre Canne, risultando impreciso qualsiasi tentativo di  negare addirittura la presenza dello Pseudomonas prima del 09/09/2009 (periodo successivo alla sospensione delle prestazioni inalatorie e al decesso della sig.Ancona) confondendo la data di prelievo  27/08/2009  (che attesta l’esistenza o meno di determinati virus o batteri)  dalla data di consegna delle analisi (09/09/2009).

B)     Un secondo punto fondamentale è che le terme, hanno tenuto una condotta omissiva allorchè, non misero in atto quanto richiesto dalla legge per limitare od eliminare la presenza dello Pseudomona (pag. 33 della perizia Botticelli_ Fracassi ___)_ I controlli batteriologici eseguiti dal gestore negli anni NON SONO STATI ADEGUATI. Prima del settembre 2009 non risulta siano stati eseguiti accertamenti diagnostici sui terminali dell’impianto finalizzati a escludere la contaminazione da pseudomonacee o da altri microorganismi diversi dalla legionella.

C)     Gli imputati  mirano ad eliminare il nesso causale, tra condotta ed evento, cercando di dimostrare che non essendoci lo pseudomonas durante le cure (dato non vero) e non essendo stato trovato il batterio su nessun paziente (non poteva essere trovato perché erano stati trattati con antibiotici ad ampio spettro), ne conseguirebbe che non c’è il nesso di causalità, dimenticando di evidenziare quanto assodato in fase di incidente probatorio e cioè Lo pseudomonas non poteva essere trovato sui pazienti perché sottoposti a erano stati sottoposti a cure    (verbale 1/12/2011 pag.47, : “con l’accertamento microbiologico tradizionale, dopo una terapia antibiotica è molto difficile rinvenire l’agente”. Lo stesso perito, nel proseguo della relazione specificherà che per rinvenire l’agente occorre una particolare e complessa procedura, non effettuata nei nosocomi in cui i soggetti sono stati ricoverati. Quindi il batterio Killer non fù trovato sulle vittime non perché non c’era, ma perché non fu cercato con le tecniche giuste e mirate (ad eccezione di una sola vittima, sulla quale ci potrebbero essere dei dubbi, a detta del perito di parte, sulla procedura eseguita) 

D)     Ed infine nella più volte citata nota difensiva del Direttore Sanitario delle Terme, si ricorre a cavilli giudiziari circa il nesso di causalità, si affannano a negare che le cure termali furono concause della morte dei pazienti, in aperto contrasto con quanto affermato dalla dott.ssaPrato,  perito incaricato dell’ incidente probatorio, nella menzionata udienza di chiarimenti circa la polmonite contratta alle terme, afferma che . “E’ stata sicuramente una concausa, anche per un discorso di nesso temporale, nel senso che queste persone sono decedute in concomitanza di questo evento infettivo, quindi c’è un nesso temporale che è importante di cui non si può non tener conto, no?”(pag.20).  

Quindi dopo questa evidente tentativo di sottovalutare la gravià dell’accaduto e di nascondere le loro responsabilità a dispetto anche delle evidenze processuali, alcune vittime delle cure dello stabilimento e alcuni parenti delle 3  vittime, hanno deciso di costituirsi in comitato per impedire in futuro, che bambini, ragazzi, giovani ed adulti, invece di ricevere dei benefici dalle Terme , possano incorrere in quanto sopra descritto, il tutto finanziato con i soldi pubblici. Questo costituendo comitato avrà lo scopo non solo di continuare in tutte le sedi civili e penali, la ricerca della  giustizia, ma anche di spronare il legislatore e gli organi preposti ad una normativa più rigida in ordine ai controlli, infatti non è pensabile che esista una normativa specifica per la Legionella e non per lo Pseudomonas, o che l’Istituto di igiene non effettui periodicamente indagini diagnostiche sulle postazioni termali.

Pertanto in considerazione della sproporzione di forze in campo, poiché da un alto abbiamo una società di enorme potenzialità economica finanziaria, contro dei singoli cittadini, si è ritenuto opportuno costituirsi in comitato e chiedere anche il coinvolgimento di quelle associazioni nazionali che hanno come obiettivo quello di tutelare i cittadini e il loro diritto alla salute, come Codacons, Cittadinanza attiva, ADOC e per promuovere anche Class-Action tra coloro che hanno subito dei danni e non hanno presentato istanze di risarcimento, considerato che il periodo si prescrizione dell’azione civile  non è ancora decorso.

E’ nostra intenzione coinvolgere, tutti gli organi di stampa, anche nazionali, non solo cartacea ma anche televisiva

Lo scopo dell’assemblea sarà quello di  dare  una struttura formale al comitato, una organizzazione, e programmare le prossime iniziative; certamente la vicenda non finirà con la prossima udienza del 16 APRILE PROSSIMO 

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