Questione depuratore: Dove scarica la fogna San Michele Salentino?

Riceviamo da Mosaico Antonino del Partito Comunista di Carovigno e pubblichiamo:

Dal 1973 ad oggi, per la realizzazione del depuratore circondariale di Bufalaria in territorio di Carovigno, sono stati spesi 20 miliardi delle vecchie lire. Lo stesso, dovrebbe servire: San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e Carovigno con  tutte le sue marine.

Il depuratore,  collaudato con 30 anni di ritardo  e consegato per la sua gestione all’Aquedotto Pugliese, ancora  non va in funzione perché secondo alcuni potrebbe compromettere l’ecosistema e/o l’habitat di alcuni ambienti naturali.

Non appena le associazioni ambientaliste sono venute a conoscenza della imminente messa in funzione dell’impianto, hanno inoltrato ricorso al Tar. Le stesse associazioni non si sono opposte al funzionamento degli altri tre depuratori, di vecchia fattura, quindi obsoleti, presenti ed attivi in paesi distanti decine di chilometri da Carovigno.

Le acque reflue provenienti da questi impianti raggiungono attraverso il canale Reale la splendida oasi protetta di Torre Guaceto, in  territorio di Carovigno. Questa realtà, secondo gli “ambientalisti”, è fattore di inquinamento, tuttavia, non hanno prodotto alcun esposto o denuncia alla magistratura al fine di segnalarne la gravità. I tre suddetti depuratori non contestati, hanno come utenze le abitazioni di senatori, deputati,  “ambientalisti” e dell’ ex presidente della provincia di Brindisi, loro sono stati i maggiori oppositori dell’entrata in funzione del depuratore di Carovigno.

Le istituzioni carovignesi non hanno mostrato particolare interesse e sensibilità relativamente alla realizzazione delle opere pubbliche, nello specifico: il depuratore non fu consegnato nel periodo stabilito,  non ”bastarono” i soldi e ci furono dei seri problemi giudiziari.

A Carovigno non va in funzione il depuratore  perchè inquina, sui tre di vecchia fattura si fa silenzio!!!

La fogna scaricata nel sottosuolo inquina?

Lo chiediamo all’ARPA, agli “ambientalisti”, ai comuni di Carovigno, San Vito dei Normanni e San Michele Salentino, alla provincia di Brindisi  e alla Regione Puglia.

Ai comuni di San Vito dei Normanni e di San Michele Salentino, chiediamo di fornirci documentazione (in base alla legge sulla trasparenza degli atti pubblici), del luogo e del modo in cui  scaricano la loro fogna in falda. 

Agli organi di stampa e alla magistratura  abbiamo deciso di consegnare foto e video dell’impianto fognario (tuttora funzionante),  con conduttura a cielo aperto terminante in una voragine sottoterranea, alla distanza di circa  un chilometro dal centro abitato di Carovigno.

In una assemblea pubblica, il 4 marzo scorso, abbiamo mostrato il video ai numerosi cittadini presenti, anch’essi sensibili alla salvaguardia dell’ambiente.

 Con il contributo di tecnici pervenuti da diverse zone della Puglia,  abbiamo spiegato  i “malefici” prodotti dallo sversamento selvaggio della fogna nel sottosuolo e  sono stati, inoltre, evidenziati i benefici della messa in funzione del depuratore.

A Carovigno, all’insaputa di tutti i cittadini un  torrente di fogna,  normalmente viene scaricato nel sottosuolo, per 24 ore al giorno, per tutti i giorni dell’anno, da 40 anni a questa parte. 

Riteniamo non più rinviabile la messa in funzione del depuratore di Carovigno. In una alleanza di popolo con gli abitanti dei paesi vicini, stiamo  lavorando per  tutelare l’ambiente e risanare il sottosuolo dall’inquinamento   fognario e dalla continua introduzione in esso di altri rifiuti,  per salvaguardare la   salute pubblica, per promuovere il turismo e un’agricoltura di qualità.

 Lavoriamo anche per il futuro portando avanti un progetto di riutilizzo delle acque depurate e per una razionale utilizzazione dell’acqua potabile anche in previsione di una  malaugurata  futura desertificazione della Puglia.

Carovigno, 06/03/2013             

Il comitato direttivo

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