Ulivi messapici (di Edmondo Bellanova)

Questa mattina hanno preso il solito caffè in piazza e, salutati gli amici, sono partiti per far ritorno a Milano. Con loro portano al nord l’olio buono degli alberi di questa campagna che piano, piano, comincia ad essere anche la loro terra!

So che, presi dalla nostalgia, apriranno spesso le pagine di Midiesis per continuare almeno “virtualmente” la loro vacanza. Io, intanto pubblico le foto di questi ulivi messapici tanto per farli sentire ancora a “casa”. Ciao Piero, ciao Cristina.

sanmichelesalentino13novembre2012edmondobellanova

Un Commento a “Ulivi messapici (di Edmondo Bellanova)”

  • roni:

    Edmondo, e se quando tornano non li trovano più, mi fa riflettere:
    mi piace pensare che questi alberi siano giunti fino a noi per una gran botta di fortuna e non per la prodigalità di cure incessanti… a proposito perché non si fa qualcosa di concreto che quello di pubblicare solo foto, assai belle per la verità. Prima di trasfirmarsi in legna da ardere, si potrebbe chiedere una legge per la loro consevazione!
    Con la pretesa del NON RENDIMENTO rottamiamo fichi, mandorli, ulivi, trulli, ruderi … Giovanotti, svegliatevi, la rottamazione l’hanno inventata i nazisti e comincia a riprendere piede … poi ci resteranno le foto per darci l’illusione della loro esistenza.

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