Esito del Consiglio Provinciale dell’08/02/2012 (di Edmondo Bellanova)

Arrivo in Piazza Santa Teresa in ritardo rispetto l’ora di convocazione del Consiglio, ma, come al solito, prima dell’apertura della seduta. Tutti sostano nell’emiciclo, presi in saluti, baci, abbracci, affettuosi convenevoli ed amabili discussioni. Sembra una rimpatriata e per la verità è un clima civile, amichevole, auspicabile anche per il prosieguo dei lavori.

Solo intorno alle 16:00 le note dell’inno di Mameli risuonano solenne nella sala ed i lavori hanno inizio.

Mi aspettavo che qualcuno giustificasse i motivi per i quali il Consiglio precedente è andato deserto, ma nessuno sente la necessità di scusarsi con i consiglieri ed il pubblico (io, Giuseppe Calò e pochi altri), ma meglio così: l’esistenza e ruolo delle Province “non ha bisogno di difensori d’ufficio!” C’è l’interpellanza del cons. Pace sul Piano Ospedaliero, ma il suo intervento riceve… poca attenzione.

Finalmente, tutto il gran dire sull’azzeramento della Giunta si concretizza con la nomina del sig. Antonio Gioiello ad assessore in sostituzione del sig. Natale Curia che essendo stato l’unico assessore surrogato deve aver svolto molto negativamente il suo lavoro diventando, quindi, l’unico ostacolo al ruolo propulsivo che il Presidente Ferrarese intende ridare al suo esecutivo.

Entra in Consiglio il sig. Pietro Lolli il cui sportivo veglioncino si distingue dal completo blu con cravatta della maggior parte dei consiglieri; surroga Gioiello.

Si sprecano i compiacimenti e gli auguri e la seduta sprofonda in una stucchevole formalità.

Vista l’assenza del Presidente e di gran parte della Giunta, (tutti malati?) il Consigliere Ferretti rimandano ad altro momento la discussione politica sul “rimpastino”.

Senza il minimo dibattito, si approva, all’unanimità, un documento del cons. Caliandro che auspica l’interessamento della Provincia e del governo sulla questione dei crediti reclamati da Equitalia dagli agricoltori.

Le informazioni dell’assessore Baldassarre sugli storni di bilancio sono ascoltate come fatto dovuto e solo Ferretti evidenzia la illegittima abitudine di eseguire questi storni per fatti normalmente prevedibili, previsti e non eccezionali.

Si arriva quindi, al fatto più importante all’ordine del giorno: ”La situazione della Cittadella della Ricerca”. Il consigliere Nicola Ciraci illustra la richiesta di costituzione di una commissione d’inchiesta ed anche il Vice Presidente Mingolla conferma l’esistenza di una situazione economica non certo chiara e, comunque, assolutamente deficitaria con un tono dimesso, fievole poco udibile anche se l’impianto d’amplificazione sembra potentissimo.

C’era d’aspettarsi il solito scontro verbale tra il Presidente del Consiglio ed alcuni consiglieri ed il fatto si verifica immancabilmente. Questa volta è il povero prof. Fistetti la vittima delle personalissime interpretazioni regolamentari del presidente Massari.

Gli si vuole togliere la parola con l’accusa di portare in discussione supposizioni, illazioni, articoli di giornalisti che non sono “fatti reali” come se fosse facile, o nel potere di qualcuno, distinguere la verità dal falso.

Per fortuna in sua difesa c’è l’irruente intervento di Nicola Ciraci e le più ragionate motivazioni de Damiano Franco. Si sospendono per 5 minuti i lavori consentendo l’incontro dei capi-gruppo per meglio definire la costituzione di questa commissione che non tutti accettano sia denomina “d’inchiesta”. I 5 minuti durano più di mezz’ora e si accetta la costituzione di una “commissione d’indagine”.

Cercheranno di capire, quello che avrebbero dovuto già conoscere, nell’arco di due mesi… prorogabili. E’ facile prevedere la solita commissione… permanente che non arriva mai a niente!

Velocemente si susseguono i rimanenti argomenti in discussione e tra un ritiro da parte della maggioranza ed un altro dell’opposizione si approvano alcune dismissioni di strade ed aree provinciali. Viene fuori, e lo ammette lo stesso assessore Baldassarre, che non tutti gli atti hanno avuto un’istruttoria sufficiente e gli uffici della provincia… non ci fanno una buona figura.

Sembra tutto finito, ma dopo aver spinto l’ovattata porta per uscire dal salone, a seduta dichiarata chiusa, il consigliere Epifani chiede chiarimenti al dott. Zingarello sulla questione della nomina a revisore dei conti del rag. Mazza (presente in aula). Si torna in aula! E’ un susseguirsi di “pareri tecnici” dovuti e non espressi, di consulenze richieste e non accettate, di non assunzione di responsabilità dei dirigenti; il tutto concluso con il rispetto dell’opinione del Presidente che… tecnico non è.

Torno a San Michele e la pioggia mi impone una moderata velocità ed il tempo che passa lento mi consente di riflettere: l’azzeramento e il nuovo impulso che il presidente Ferrarese vuole dare alla sua amministrazione nascondono un non tanto velato malcontento nella maggioranza che su tanti temi, ormai, non nasconde più i vari “distinguo”.

 Sanmichelesalentino09022012edmondobellanova

p.s.. per la versione ufficiale dell’Esito del Consiglio Provinciale dell’08.02.2012  vedi il sito ufficiale della Provincia di  Brindisi.

3 Commenti a “Esito del Consiglio Provinciale dell’08/02/2012 (di Edmondo Bellanova)”

  • [...] Arrivo in Piazza Santa Teresa in ritardo rispetto l’ora di convocazione del Consiglio, ma, come al solito, prima dell’apertura della seduta. Tutti sostano nell’emiciclo, presi in saluti, baci, abbracci, affettuosi convenevoli ed amabili discussioni. Sembra una rimpatriata e per la verità è un clima civile, amichevole, auspicabile anche per il prosieguo dei lavori.  Se hai stomaco continua a leggere qui. [...]

  • edmondo:

    Per “il Diavoletto”
    Premesso che resto meravigliato dell’aggettivo (bucolico) utilizzato per descrivere il mio paese a meno che il “diavoletto” non ritenga i sanmichelani ancora prevalentemente occupati nella pastorizia e dediti alla vita campestre,chiarisco subito che non intendo entrare in una polemica stracittadina perché ritengo assolutamente comuni le origini dei nostri comuni che hanno visto intrecciate nei secoli vicende umane, economiche e familiari.
    Mentre, assolutamente incomprensibile mi è il riferimento alla cittadina texana di El Paso. Ma il buon Biondi, di cui ammiro: impegno, coraggio e garbato sarcasmo, certamente chiarirà…
    Torno all’Esito del Consiglio.. e, dopo esserci “sbranati” per eleggerli, mi sembra doveroso che qualcuno ( di stomaco forte) si premuri d’informare gli elettori su cosa combinino (nelle loro tane) gli eletti. Cordialmente

    Sanmichelesalentino10022012edmondobellanova

  • Leggo solo ora la risposta… scusami.
    Si a volte sono ermetico nelle mie esternazioni. Allora, cominciamo da “El Paso”.
    Come ben sai anche San Michele conosce il fenomeno dell’accoglienza dei cittadini inglesi, nord europei ma anche nord-italiani ebbene, alcuni miei amici del Trentino che abitano nelle nostre campagne chiamavano San Michele “El Paso”. Era una definizione scherzosa perchè erano rimasti colpiti dal fatto che le abitazioni erano tutte ad uno massimo due piani. Come nei giornaletti di Tex.

    Per quanto riguarda il resto, non è assolutamente mia intenzione denigrare la tua cittadina tra l’altro odio ogni forma di campanilismo. Come ben sai Ceglie la definisco “Il paesino” per non parlare di “Marlboro City”.

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