Le risposte di Alessandro Tamburrino per la rubrica “Amministrative 2012: Aspettando Godot…”

Le risposte di Alessandro Tamburrino alle cinque domande che gli abbiamo posto nella rubrica “Amministrative 2012: Aspettando Godot…”:

1) Ti senti completamente gratificato o ritieni, in tutta sincerità, che la “politica” avrebbe dovuto investire di più sulla tua persona, (casomai con un incarico assessorile) in questi 5 anni?

Non ho mai avuto velleità assessorili, la mia passione politica prescinde dalle poltrone e comunque, nell’attuale mandato, in quanto esordiente, ho fatto esperienza come è giusto che sia per un giovane che si avvicina alla politica attiva. Pertanto posso ritenermi gratificato.

2) Sei responsabile cittadino del PDL che appoggia l’attuale maggioranza, ed il candidato sindaco Pietro Epifani, per le prossime amministrative. Non avverti, quindi, una contraddizione nell’aderire ad una lista civica, visto il tuo ruolo di cui sopra?

Non avverto alcuna contraddizione, per le medesime ragioni già esplicitate, dall’Avv. Epifani, nelle sue risposte che condivido pienamente.

3) Nei mesi scorsi ci è sembrato che la tua figura si “avvicinasse” ad alcuni personaggi dell’attuale maggioranza e si “allontanasse”, nello stesso tempo, da altri, e viceversa. Non era ben chiaro, infatti, il tuo collocamento. Cosa che ci porta a chiederti, peraltro, in che rapporto sei con Stefano Barletta e nel caso in cui questi dovesse avere parte attiva alle amministrative, se è completamente da escludere che tu possa rivedere la tua posizione.

Il mio collocamento è sempre stato chiaro. Purtroppo, in paese, esistono personaggi che diffondono voci assolutamente infondate al solo scopo di creare dissidi e contrasti. Ad ogni buon conto, tralasciando tali voci che mi lasciano del tutto indifferente, posso solo dire che il mio rapporto con Stefano Barletta è di assoluta e grande amicizia, il che, tuttavia, non impedisce a ciascuno di noi, nell’ambito di una democratica dialettica politica, di avere visioni differenti che portano a scelte non univoche.

4) Ci sembra che tu non possa negare una certa ambizione politica. Che peso senti di avere all’interno del tuo gruppo e metti in preventivo, prima o poi, una tua futura candidatura a sindaco?

Guai se chi intraprendesse qualcosa di nuovo e che piace non avesse ambizione. Certamente sono speranzoso di raggiungere nuovi e importanti traguardi, meritati e che mi diano soddisfazione sopratutto dal punto di vista umano. Io sento di avere un notevole peso all’interno del mio gruppo, che mi ha sempre tenuto in grande considerazione ritenendomi una risorsa su cui investire. Una mia futura candidatura a sindaco? Non è un obiettivo immediato, allo stato posso solamente fantasticare. Del resto, sognare non costa nulla, anche se bisogna fare i conti con i propri limiti, le proprie competenze. L’importante è avere piena e consapevole coscienza di sé. Non è sufficiente, pertanto, avere la sola simpatia popolare, ma occorre esperienza, preparazione e tanto altro che io, ad oggi, in tutta sincerità, non credo di avere.

5) Con onestà intellettuale: dove e in quali aspetti, l’amministrazione uscente ha “peccato”?

Peccato è una parola assai pesante, non credo che l’ amministrazione uscente abbia peccato in qualcosa di particolare, altrimenti non sarei così convinto di ricandidarmi con un gruppo di amici che hanno lavorato bene. Certo, si può sempre dire, in maniera qualunquista, che si sarebbe potuto fare di più, ma se avessimo la bacchetta magica vivremmo nel paradiso. La certezza è che ci siamo impegnati, svolgendo nel migliore dei modi il nostro mandato e raggiungendo obiettivi che sono sotto gli occhi di tutti e che ci vengono riconosciuti anche dagli avversari intellettualmente onesti.

Alessandro Tamburrino

2 Commenti a “Le risposte di Alessandro Tamburrino per la rubrica “Amministrative 2012: Aspettando Godot…””

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