Le risposte di Pasquale Gallone per la rubrica “Amministrative 2012: Aspettando Godot…”
Le risposte di Pasquale Gallone alle cinque domande che gli abbiamo posto nella rubrica “Amministrative 2012: Aspettando Godot…”:
Carissimi Rocco e Nando vi ringrazio di esservi ricordati di me anche se come avete detto nella prima domanda, da qualche tempo sono assente dalla vita politica locale.
1 – Nelle Amministrative del 2002 hai raggiunto un risultato elettorale notevole (1420 voti contro i 1674 voti della lista Torroni). Poi il tuo impegno politico, negli anni a venire, è stato quasi inesistente. Ti presenterai alle prossime Amministrative del 2012?
Nel 2002 come candidato sindaco raggiunsi assieme ai componenti la mia lista un risultato notevole ottenendo 1728 voti di lista contro i 1907 della lista Torroni e 576 della lista Epifani. I dati da voi prospettati nella domanda si intendono, invece, la somma dei voti di preferenza riportati dai candidati delle liste.
Ho fatto il consigliere comunale fino alle elezioni del 2007.
Non mi candidai alle amministrative del 2007 anche se tutte le liste presenti all’epoca, chi direttamente chi no, mi proposero la candidatura fino all’ultimo momento. Decisi di non candidarmi poiché ritenni che non vi erano all’epoca le condizioni per poter fare politica nel modo in cui io la intendo. Il grado di tensione già presente in quel consiglio comunale, secondo me, doveva degenerare ancora di più (così è stato). Ritengo che San Michele Salentino avesse bisogno di essere amministrato in modo civile, che i sammichelani non si dovevano sentire amici o nemici di fazioni, dovevano poter parlare con chiunque e ricevere tutti le stesse attenzioni.
Se troverò queste prerogative, condizioni essenziali, per un rinnovato impegno politico, potrei candidarmi. Altrimenti farò la scelta dell’ultima volta.
2 – Come vedi il quadro politico che si sta delineando?
Ad oggi mi sembra che si stia delineando una situazione che rispecchia, nel modo di fare, il passato. Le controversie personali stanno prendendo la mano al buon senso. Ci sono persone che vogliono far vedere che hanno modificato il loro modo di fare, ma al momento opportuno risolveranno tutto, secondo loro, con le denunce (spese legali extra per il Comune), chi ha sostituito il “rosario bestemmiato” con quello “recitato” nella speranza di conquistare il paradiso (saranno i tecnici del settore a stabilire se ci sono riusciti o meno). Sulla terra i lupi cambiano il pelo ma non il vizio, i serpenti cambiano pelle ma sempre serpenti restano. Qualcuno sta proponendo personaggi di facciata per coprire vecchie “abitudini”, addirittura personaggi (rispettabilissimi dal punto di vista umano) che vengono proposti come “Messia” della politica e credono di poter risolvere i problemi del nostro paese sol perché tecnicamente competenti, la politica è un’altra cosa e a muovere i fili saranno sempre i soliti con le solite abitudini.
3 – Se non parteciperai “attivamente” alle prossime amministrative, sarai un semplice cittadino con esercizio di voto o sceglierai di appoggiare la lista più affine alla tua visione politica?
Non ho tanta voglia di presentare una lista ma se ci dovessero essere dei cittadini (fuori o dentro i partiti) che ritengono sia utile a San Michele Salentino avere un sindaco moderato, disponibile al dialogo, un modo tranquillo di fare politica, si facciano avanti e vedremo assieme quello che si potrà organizzare, altrimenti io sono il rappresentante del partito Repubblicano Italiano, partito che collabora con il centro-destra. Nell’ambito delle liste che verranno presentate valuterò, se richiesto, il tipo di impegno, anche se una cosa è farsi votare, molto più difficile è chiedere voti per terze persone.
4 – Che giudizio ti senti di dare sui 10 anni di amministrazione Torroni, indicando, magari, un punto di elogio ed uno di criticità?
Torroni è stato un gran lavoratore politico, ha svolto i suoi mandati ottenendo buoni risultati. Credo che avrebbe potuto ottenere di più se avesse avuto più collaborazione dalle persone che lo hanno circondato (a meno ché non è stato lui a non fidarsi visto che ha sempre da dire tutto su tutti).
5 – Nel quadro politico sammichelano, vi sono (o vi sono state), secondo te, lobby e/o gruppi di potere che potrebbero “forzare” (o che hanno forzato) per i propri vantaggi la vita amministrativa?
Non ho mai pensato o non ho mai voluto pensare a queste cose. In passato quando fu fatto il primo programma di fabbricazione, negli anni ’70, alcuni proprietari terrieri “infilarono”, protetti da politici, le loro proprietà ed era stato promesso uno sviluppo del nostro paese per circa 20 mila abitanti. Ma non è che hanno avuto molta fortuna.
Il nostro sviluppo lo dobbiamo al periodo dell’emigrazione con i capitali che ritornavano dall’estero, al lavoro di molti braccianti agricoli nelle zone del barese e del metapontino, ad alcune attività commerciali ed artigianali (che sono il fiore all’occhiello del nostro comune) anche se non supportate da adeguate strutture organizzate. Nei paesi vicini, dove erano presenti le “Casate”, nel corso dei secoli i grandi proprietari hanno dettato lo sviluppo, nel proprio interesse, nei loro paesi. A San Michele, proprio per la giovane autonomia, fin’ora le lobby o gruppi di potere in quanto tali, non credo che ve ne siano stati o ve ne siano. Esponenti di alcune famiglie che si ritenevano importanti hanno tentato negli anni di imporre il loro modo di pensare ed il loro sistema di vita, ma puntualmente sono stati emarginati dai sammichelani che hanno assimilato le cose vantaggiose e bocciate le negatività.
Ritengo che tutte le amministrazioni che si sono succedute nella storia di San Michele Salentino, abbiano contribuito (chi più chi meno) a farci sviluppare e non di poco. Questa nostra comunità è invidiata da parecchie persone dei paesi vicini. Altri, invece, con invidia e con un pizzico di cattiveria, vorrebbero ancora che fossimo “Massarianov”, per noi non deve essere un fatto negativo ma un impegno maggiore a far di più se amiamo veramente il nostro paese.
Dobbiamo renderci conto che se non ci diamo una mossa da soli, nessuno ci viene incontro. Ritengo che la nostra collettività sia abbastanza preparata per individuare nei fatti e nelle persone gli aspetti positivi a migliorare e migliorarci, per essere orgogliosi di noi stessi e per un futuro migliore ai nostri figli.
Pasquale Gallone
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Ringraziamenti anche a Pasquale Gallone per questa intervista epistolare.