Marcello Spina risponde sulla proposta di candidatura a Sindaco

 
 

Marcello Spina

Riceviamo da Marcello Spina e pubblichiamo:

Registro con piacere che c’è chi pensa a me per una candidatura a sindaco alle prossime elezioni.

Non nascondo che la cosa mi fa enormemente piacere: non sarei onesto se dicessi di essere indifferente a tale riconoscimento; e visto che sono sempre più insistenti gli inviti a conoscere il mio pensiero, mi pare giusto e doveroso farlo utilizzando, anche, uno strumento che mi permette di dialogare direttamente con la gente.

Chi ha pensato e pensa a me come sindaco, pensa evidentemente ad una soluzione esterna alla politica, come sottolinea l’amico Rino Balestra, che ringrazio. Effettivamente i 35 anni di servizio presso il Comune fanno di me una figura tecnicamente competente (almeno spero). Questo mi va bene. Quello che invece non accetterei è interpretare una soluzione politica perché non credo di possedere tale attitudine. Questo, ovviamente, non ha alcuna corrispondenza con quella personalità (carisma?) e determinazione che la carica di sindaco, oltre alla mediazione, ascolto, confronto, immedesimazione, umiltà, richiede.

Fatte queste debite premesse dico che, se dovesse rendersi necessario il contributo di Marcello Spina, non mi tirerei indietro. Se ci fosse gente che chiedesse di mettere al servizio della collettività la mia professionalità ed eventuali altri requisiti che dovessero riconoscermi, ne sarei ben lieto. Se, invece, qualcuno pensa a me come soluzione politica dico francamente no.

Se alcuni politici o partiti, gruppi, pensassero a me, come sostiene l’amico Rino Balestra, come soluzione transitoria, accetterei con spirito di servizio, consapevole che una comunità la si serve in tutto e in tanti modi, anche nelle cose che spesso non sembrano essere direttamente pertinenti.

Un cordiale saluto a tutti.

Marcello Spina

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7 Commenti a “Marcello Spina risponde sulla proposta di candidatura a Sindaco”

  • midiesis:

    Gazzetta del Mezzogiorno, sabato 16 luglio 20110:

  • devina:

    Continuo a restare, quantomeno, perplesso nel leggere post e articoli che riguardano la candidatura di Marcello Spina.
    Tutti, da quanto ho percepito, reputano Marcello una persona corretta e tecnicamente capace e lo stesso interessato si e’ reso disponibile ad una sua eventuale candidatura.
    Ma con l’articolo di Domenico Galetta ancora si continua parlare di “fase transitoria” senza specificare quale “gruppo” (il virgolettato e’ d’obbligo) dovrebbe guidare Marcello, quando anche qui in Grecia, da dove scrivo, tutti sanno che l’individuazione del probabile candidato e’ venuta dall’area del centrosinistra.
    E allora affrontiamo direttamente il problema senza girarci intorno; problema che e’ di natura opposta a quello che avra’ il centrodestra.
    Qui, mancando il fattore coagulante (il sindaco Torroni), non sara’ facile trovare il candidato, perche’ non credo che tutte le seconde punte (di ieri) faranno benvolentieri un passo indietro accontendandosi di rimanere, appunto, seconde punte dietro il nuovo leader.
    Ma se trovassero questo leader in modo indolore e la squadra dovesse restare compatta il centrodestra e’ pronto per le nuove amministrative.
    Nel centrosinistra, al contrario, il candidato potrebbe essere individuato, appunto, in Marcello Spina; ma quand’anche fosse risolto il problema del leader (anche se questo dovesse essere diverso da Marcello ) dove sta’ il resto della squadra?
    Abbiamo lasciato, alle scorse amministrative, due tronconi, entrambi sedicenti come vero centro sinistra, e ancora oggi ci troviamo con questi due tronconi che pittosto che unificarsi sembrano collidere sempre di piu’.
    Ma anche unendosi quale garanzia potrebbero mai dare, se i trascorsi sono appunto questi?
    L’ho scritto tempo addietro che l’attuale centrosinistra e’, storicamente, il peggiore che ci sia mai stato negli ultimi vent’anni a San Michele; ed e’ questa situazione, prima di ogni altra cosa, che Marcello deve, a mio modesto parere, vagliare con attenzione.
    Proprio perche’ e’ una brava persona.
    nando

  • midiesis:

    Registriamo l’iniziativa del PD locale che invita il movimento politico-culturale “Generazioni” di San Michele Salentino ad un incontro fissato per lunedi 25 luglio 2011 per verificare lo stato delle cose all’interno del centro sinistra in vista delle prossime amministrative, anche alla luce della disponibilità a candidarsi a Sindaco manifestate da personalità esterne ai partiti.

  • Luigi Madaro:

    “Quello che invece non accetterei è interpretare una soluzione politica” , “Se, invece, qualcuno pensa a me come soluzione politica dico francamente no”

    Secondo me non esiste una figura che, ricoprendo un ruolo politico, si possa comportare da semplice tecnico, e la ragione la vedo nell’essenza stessa del ruolo che si assume: la carica di sindaco è una carica politica, e per forza di cose il sindaco è un decisore politico. Quindi un sindaco non può non essere un politico, così come un assessore non può non essere un politico, così come un Presidente del Consiglio non può non essere un politico, così come un Ministro non può non essere un politico, e così via…

    Apro una piccola ma importante parentesi:
    ora, sicuramente, la maggior parte di coloro che sta leggendo questo commento scuote la testa pensando al classico (ma a mio avviso anti-pedagogico) esempio dei cosiddetti “governi tecnici”. Bè, ne sono anch’io a conoscenza, però parlare dei governi Amato I, Ciampi, Dini, Amato II come semplici soluzioni tecniche di transizione mi sembra più che riduttivo. Basti pensare che, tra le altre cose, sono state varate due fondamentali riforme, quella pensionistica e quella del sistema elettorale: queste non sono scelte politiche??? Il governo tecnico non esiste, perchè qualsiasi decisione adottata da questo governo, anche la più banale, ricade inevitabilmente sull’intera comunità: e cos’è la politica, se non l’arte di governare la società?
    Inoltre, e poi chiudo, volendo anche dare per vera la definizione di governo tecnico, bisogna ricordare che questo è caratterizzato dalla sua breve durata: può il mandato del sindaco, di ben CINQUE ANNI, essere considerato un periodo di breve durata???
    Chiudo questa parentesi.

    Io appoggerei volentieri una figura “esterna” alla politica, ma quell’ “esterna” va inteso come una figura che non proviene dagli schieramenti politici sammichelani esistenti, e che non ha alcun interesse ad accordarsi con loro: una figura nuova, che con nuove idee e programmi innovativi possa finalmente dare una svolta POLITICA a questo paese.

    Purtroppo questa figura ancora non è scesa in campo…

  • edmondo:

    Capisco e condivido le tue osservazioni ma,.. prova ad immaginare un governo composto da consiglieri ed assessori “politici” ( anche nel senso negativo che oggi generalmente si attribuisce alla casta) con a capo un “bravo e solo” tecnico!

  • Luigi Madaro:

    Non riesco ad immaginarlo. Penso che un politico possa essere “governato” solo da un altro politico. Il “tecnico” ha la funzione di aiutare e consigliare il politico nelle sue scelte.
    Certamente avere un politico con ottime competenze tecniche sarebbe il massimo…

  • Angelo Chicomero:

    Opto per una lista civica di giovani 20-30enni con tanta voglia di fare. Preferibilmente che abbiano una loro identità e che se messi insieme (indipendentemente dal colore) sappiano cosa vuol dire la parola “discutere” e bene comune. I partiti sono utili come le zanzare.

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