UN PROBLEMA COMPLESSO A CUI BISOGNA LAVORARE INSIEME (di Mimino Ligorio)
Mi permetto di intervenire sull’argomento dell’enfiteusi per dire che sono completamente d’accordo con quando sostenuto da Domenico Galetta e cioè che tale questione per il nostro Comune è diventata urgente e non più rinviabile. Un problema complesso e di non facile soluzione che necessita dell’attenzione del governo e/o del parlamento che, impegnati sui tanti problemi del Paese, devono trovare la proposta di legge, la modalità e il tempo per varare un intervento legislativo risolutivo per l’affrancazione dei terreni.
Non entro nel merito della definizione di folla e di populismo riportati nell’articolo, perché secondo me non è produttivo e poi devia da quello che dovrebbe essere l’approccio al problema. E cioè: un’operazione coordinata e concentrica di coinvolgimento di comitati di cittadini, enti locali, istituzioni giuridiche, università, mass media, blogger tematici che, ciascuno con le proprie competente ed interessi, esercitino una pressione e un’azione di lobbying sugli organi deputati all’emanazione di una legge.
Fino ad un certo punto il comitato no enfiteusi e l’amministrazione comunale avevano lavorato insieme e cioè fino all’autunno scorso quando una delegazione di entrambi aveva incontrato a Roma parlamentari e rappresentanti del governo. In quella occasione sembrava che ci fosse la consapevolezza che la road map, la strada maestra, doveva essere quella di un coinvolgimento degli altri territori che hanno lo stesso problema nelle tante Regioni italiane, con l’interessamento dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) di cui fa parte anche il nostro sindaco.
Poi è accaduto qualcosa che ha suscitato incomprensioni e che la campagna elettorale ha trasformato in divergenze con le relative difficoltà di relazioni interpersonali. Adesso però la campagna elettorale è finita, il sindaco e la maggioranza uscente sono stati riconfermati e il comitato no enfiteusi rappresenta tutta l’opposizione con 4 consiglieri.
Tutti finalmente, ciascuno con le proprie motivazioni, hanno ottenuto la loro legittimazione democratica. Pertanto, ci sono tutte le condizioni affinché il problema dell’enfiteusi venga affrontato e gestito efficacemente, se tutti ci asteniamo dal generare inutile conflittualità.
È chiedere troppo se la maggioranza e l’opposizione su questo problema non esercitino tra di loro una sorta di conventio ad escludendum, una sorta di reciproca esclusione da forme di alleanze, partecipazione o collaborazione?
Avete bisogno l’uno dell’altro. E noi di voi.
Mimino Ligorio
—–
Tag: Enfiteusi
Il problema dell’enfiteusi da solo nessuno lo risolve, bisogna fare squadra. A Roma all’infuori di quei tre o quattro politici della nostra provincia, hanno incontrato la delegazione del sindaco, ma poi nessuna riposta se con gli altri partiti hanno fatto una riunione. Insomma tutti cercano di non interessarsi del problema. Per me l’unica via è quella di inviare ai giornali, possibilmente quelli che fanno notizie, tipo republica, il fatto quotidiano, o il messaggero, dei messaggi da parte dell’amministrazione denunciando la triste realtà di questo comune dove quasi tutti gli abitanti siamo sottoposti a essere ricattati da una ingiusta legge del medioevo. Può darsi che anche altri comuni si mettono in allerta per chi è coinvolto.