Vita, opere e pensiero: un talk sull’artista Cosimo Carlucci

Un talk dedicato alla storia personale e professionale dello scultore Cosimo Carlucci è in programma sabato 18 dicembre, alle 18:30, negli spazi della Pinacoteca comunale “S. Cavallo”, riaperta al pubblico durante il periodo estivo dopo i lavori di riallestimento curati dal prof. Lorenzo Madaro. Ed è, proprio, grazie al curatore Madaro e con il contributo di importante personalità del mondo dell’arte sarà possibile fare questo viaggio tra la vita, le opere ed il pensiero dell’artista di fama internazionale nato a San Michele Salentino, a 102 anni dalla sua nascita nel paese dell’entroterra Brindisino.

L’incontro vedrà gli interventi di saluto del sindaco, Giovanni Allegrini e dell’assessora alla Cultura, Rosalia Fumarola. Parleranno dell’uomo-artista Carlucci, Lorenzo Madaro, docente di storia dell’arte all’Accademia delle Belle Arti di Catania, Brizia Minerva, storica dell’arte presso il Museo Castromediano di Lecce e Rosalba Nigro, autrice del libro “Cosimo Carlucci Sculture – Vita, Opere, Pensiero”.

“Parlare di Cosimo Carlucci è un omaggio doveroso all’uomo artista, scultore, nostro concittadino che meglio ci ha rappresentato nel panorama artistico nazionale ed internazionale – spiega l’assessora alla Cultura, Rosalia Fumarola – e la nostra amministrazione intende avvicinarsi alla conoscenza di questo straordinario artista che nei decenni del suo ampio e articolato operato, si è distinto per stile e carattere concettuale. Era un artista fuori dalle dinamiche del mercato, un uomo discreto, silenzioso e introspettivo, eppure nel 1970 “l’Urba-scultura”, opera monumentale giunge su richiesta a Osaka”.

Cosimo Carlucci nasce a San Michele Salentino nel 1919. Dopo gli studi artistici, prima a Lecce e poi a Firenze, nel 1946 si stabilisce a Roma, realizzando una produzione di ceramica con i fratelli della futura moglie Lia Bernardi. Frequenta il mondo artistico della capitale conoscendo Fazzini, Leoncillo, Capogrossi, Burri e Colla. Alla fine degli anni Cinquanta realizza opere in rame e legno e, successivamente, in metallo. Nel 1964 la sua prima personale a cui seguiranno una serie di mostre a carattere nazionale ed internazionale. Molte delle sue opere sono state donate, negli anni Ottanta, alla Città di Lecce, una cinquantina circa, esposte al Must, museo storico della Città, in una esposizione permanente.

Per partecipare all’evento è obbligatorio il green pass.

COMUNICATO STAMPA dell’Amministrazione comunale


4 Commenti a “Vita, opere e pensiero: un talk sull’artista Cosimo Carlucci”

  • Chirico Antonio:

    Quando si incomincio’ a parlare nel nostro paese della costruzione della Pinacoteca , tutti si chiedevano della sua funzione e del perché si doveva intitolare al maestro Salvatore Cavallo . I maligni dicevano che il professore Stefano Cavallo , figlio del Salvatore Maestro avesse intenzione di esporre solo le sue opere . Cioè , farsi una bella propaganda . Invece , non solo , l’artista Stefano Cavallo voleva esporre le opere. Da lui comprate o con opere sue
    scambiate con altri artisti .
    In più voleva fortemente che gli altri grandi artisti nostri compaesaniFrancesco Paoli Argentieri e Cosimo Carlucci fossero presenti in Pinacoteca con le loro opere d’arte .Ma L’artista Francesco Paolo Argentieri , preferì donare un trittico da esporre nella Chiesa di San Michele , mentre l’altro artista Cosimo Carlucci , mi sembra , se ricordo bene , per la Pinacoteca intestata Salvatore Cavallo , non volle donare alcunché.

  • edmondo:

    CAVALLO E GLI ALTRI
    La realizzazione di una pinacoteca a San Michele Salentino è stato il sogno che il prof. Stefano Cavallo volle realizzare scommettendo sulla sensibilità degli amministratori locali e sulla certezza che quest’opera, certamente sproporzionata rispetto alle capacità economiche di questo piccolo paese, avrebbe contribuito a determinarne un significativo progresso culturale per tutti i sanmichelani ed in modo particolare per i suoi giovani.
    In questo progetto il professore Cavallo tentò di coinvolgere sia Francesco Paolo Argentieri che Cosimo Carlucci, ma credo sia qui inutile sottolineare il sano antagonismo che ha sempre contraddistinto i rapporti tra artisti.
    Resta l’orgoglio per tutti noi d’aver avuto artisti di questo livello! Artisti , gentiluomini che non sempre hanno avuto la meritata considerazione a San Michele , anzi il prof. Cavallo mi ricordava che all’epoca venivano apostrofati con l’appellativo di “Pane Perso”!
    Ora è giusto ricordarli con il dovuto rispetto e considerazione senza addebitare loro alcuna colpa per decisioni ed atteggiamenti assolutamente comprensibili umanamente.
    Sanmichelesalentino16dicembre2021edmondobellanova
    p.s.: perché “Talk”? Non sarebbe stato più comprensibile “una chiacchierata”?

  • [...] Vita, opere e pensiero: un talk sull’artista Cosimo Carlucci Pubblicato in Arte e cultura | Tag: Edmondo Bellanova [...]

  • Orazio:

    Non ho nè titoli nè competenze per giudicare gli artisti in generale ed in particolare Cavallo, Argentieri e Carlucci di origini Sanmichelane di cui sono fiero che il nostro paese abbia dato loro i natali.
    Ma nel contempo credo sia corretto riconoscere al Cavallo i maggiori meriti per la realizzazione della Pinacoteca che l’amministrazione ha difatti giustamente intitolato a lui.
    Il Cavallo inoltre, (e questo è una mia personale opinione) riusciva con pochi “schizzi” a rendermi/ti partecipe di quanto quei tratti rappresentavano sulle sue tele e cartoncini.
    Devo altresì ammettere la mia totale ignoranza nel “capire” opere di cui sono “necessarie” interpretazioni e lunghe spiegazioni di altri artisti e/o critici per essere capiti.
    Ognuno ha i limiti che si merita….
    Che questo sia “talk” o “chiacchiere” è irrilevante.
    Cordialità
    Orazio

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