STORIE DI CAVALLI (di Edmondo Bellanova)
Da tempo (da tanto tempo) aspettavamo l’occasione per festeggiare Urlo di Poggio a San Michele, credevamo d’essere riusciti a concretizzare l’occasione per oggi 12 settembre, ma per motivi che non conosco…non è stato più possibile.
Avevo preparato un “discorsetto” che non mi sembra giusto buttare nel cestino; allora ve lo propongo qui per onorare un minino questo straordinario cavallo!
URLO DI POGGIO
Il cavallo nella storia dell’umanità ha sempre avuto un posto di riguardo basta pensare a quello che permise la conquista di Troia, a Incitatus nominato senatore da Caligola; a Pegaso il cavallo alato di Zeus; a Rocinante ronzino ma maestoso e sonoro agli occhi di Don Chisciotte della Mancia; a Bucefalo il cavallo di Alessandro Magno timoroso della sua stessa ombra.
Da oggi anche noi, pur nel nostro piccolo, aggiungiamo nella storia di San Michele Salentino un cavallo: Urlo di Poggio.
Baio, figlio di Varenne e Easy Bee, nato il 19.05.2013 in quelle colline toscane di Prato di cui porta il nome unito a Urlo nella certa previsione delle grida forti ed entusiastiche che avrebbe sollevato nei suoi tifosi.
Urlo di poggio ha corso per 98 volte e oggi può vantare 30 vittorie e 42 piazzamenti, un tempo sul miglio di 12,3 e un monte premi di oltre 180.000 euro.
Il mio incontro con Urlo avvenne il 03.12.2015 quando a Taranto vinse il Premio Associazioni con una corsa incredibile che lo vide, in rottura alla partenza, cedere 70 metri agli avversari poi risalire il gruppo e vincere strappando al buon Omar Tufno, speacher dell’ippodromo, il commento: ”Che cavallo signori!”
Poi lo abbiamo seguito nelle sue vittorie, pause, infortuni e rinascite negli ippodromi di Taranto, Casarano, Napoli, Pescara, Roma, Avellino, Palermo, Pontecagnano, Montegiorgio, con una sfortunata esperienza in Francia.
Ha avuto ottimi driver (guidatori): Marcello Vecchione, Vincenzo Gallo, Marco Pignatelli, Marcello Melis; ma questa sera il ringraziamento è dovuto alla competenza, tenacia, dedizione e professionalità con le quali Cosimo Fiore ha deciso di condividere con Urlo di Poggio, la sua stessa vita. Non da meno è stata Carmen Gelo che, quando chiamata a sostituire Cosimo, ha guidato Urlo con gentilezza, determinazione e precisione.
Ora a 8 anni Urlo di Poggio ottiene, finalmente, il giusto riconoscimento del suo valore anche nel suo paese. Si perché Urlo di Poggio è il cavallo sanmichelano che porta onore a vanto a tutti noi. Un piccolo comune che può vantarsi d’avere un cavallo vincente, bellissimo, imperioso, con la sua testa alta e gambe dritte al quale, non senza motivo, è stato dato l’appellativo di “Reuccio di Taranto”!
L’ultimo ringraziamento va espresso a Gioacchino Bellanova, che con tutta la sua semplicità ed umiltà, confortato e sostenuto dall’intera famiglia, con tenacia, caparbietà e con enormi sacrifici economici ha creduto in questo cavallo ed in tutta la sua scuderia che negli anni si è conquistata un posto rilevante nel trotto italiano.
Sanmichelesalentino12settembre2021edmondobellanova
Un suggerimento, avere un cavallo così importante in un piccolo paese è una occasione di far aumentare la pubblicità a tuttoil territorio, quindi qualche manifesto pubblicitario non guasta, così sappiamo che Urlo di Poggio vince ancora, patrocinato dall’amministrazione.