Per Berlusconi la Polizia di Stato è fuorilegge…
Riceviamo dal S.I.L.P. per la Cgil Lombardia e pubblichiamo:
PER IL PREMIER LA POLIZIA È FUORILEGGE LAVORA CON PROCEDURE “… IRRITUALI, VIOLENTE, INDEGNE DI UNO STATO DI DIRITTO” FANGO SULLA POLIZIA E SULLA QUESTURA DI MILANO NEL VIDEO DI BERLUSCONI AI SUOI CIRCOLI.
I COLLEGHI HANNO AVUTO IL “PIÙ TOTALE DISPREZZO DELLA DIGNITÀ DELLE PERSONE” FINITE NELL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO
Comunicato stampa del 20 gennaio 2011
La decenza non sembra più essere un fatto istituzionale: almeno di queste istituzioni. Gli apparati dello Stato, anche quelli più solidi, quelli sui quali si DEVE contare perchè una società civile mantenga un minimo di ordine che non ci riporti tutti allo stato di natura, vengono ormai quotidianamente gettati nel fango (anche noi, quindi!), vanificando il lavoro capillare di migliaia di operatori di Polizia e Carabinieri che cercano quotidianamente, ogni minuto di ogni giornata per 365 giorni all’anno di far sentire alla cittadinanza che lo Stato, quel poco che rimane, ancora c’è.
Poi bastano pochi minuti in un video dell’attuale (discusso) Premier, e tutto il lavoro di credibilità che dura da una vita viene gettato nel fango, in accuse terribili, mistificatorie, contro tutto e tutti. Ma in questo caso cadono come macigni sulla professionalità e sulla integrità morale dei colleghi che lavorano presso la Questura di Milano, disegnati da Berlusconi quasi fossero i carnefici del carcere di Abu Ghraib e Guantamano. I colleghi si sarebbero infatti macchiati di quelli che sono fatti bestiali (come li chiamereste altrimenti?), costringendo a spogliarsi le tanto contese “ragazze”, perquisendole (evidentemente con cupidigia), maltrattandole, sbeffeggiandole, sequestrandogli denaro, borsette, carte di credito, lasciandole persino digiune “dalle 8 del mattino alle 8 di sera”. E senza neppure dar loro la possibilità di “aver un contatto con l’esterno” e chiamare un avvocato. Il Premier chiede il rispetto della Legge… alla Polizia!
Questa di sicuro è una notizia.
Ma il premier si è almeno reso conto della pericolosità che tali affermazioni potrebbero arrecare alla società?
Comunque la si guardi, al centro di tutto c’è una visione delle donne davvero triste: nemmeno in quest’ultima disperata difesa, nell’immaginario del Premier, le “ragazze” riescono a redimersi finalmente dal quel ruolo di “oggetto” cui sono state relegate in questi giorni. Appaiono una volta di più come ragazzine abbandonate senza una guida, sole, impaurite, affamate ed indifese contro i poliziotti cattivi. Per fortuna fuori c’è lui (evidentemente) che è arrivato in loro soccorso. Ci si consenta una battuta: evidentemente erano meglio le divise quando le indossano loro, le ragazze, rispetto ai poveri colleghi della Questura di Milano, che per di più le divise le avranno avute tutte sgualcite.
Ma l’idea migliore ce la si può fare solo leggendo come, Berlusconi, nel tentativo di colpire il suo nemico “storico” (la Procura di Milano) di fatto getti fango sulla Polizia e i suoi Operatori, in particolare della Questura.
Ad ognuno la possibilità di farsi un’idea: Berlusconi: “(parlando delle ragazze e delle persone finite nell’inchiesta)… queste perquisizioni, sono state compiute con il più totale disprezzo della dignità della loro persona e delle loro attività, sono state maltrattate, sbeffeggiate, costrette a spogliarsi, perquisite corporalmente, fotografati tutti i vestiti, le borse, le scarpe, sequestrati tutti i soldi, le carte di credito, i gioielli, i telefoni, i computer, sono state portate in Questura, alcune senza poter neppur chiamare un avvocato e tenute lì dalle 8 della mattina alle 8 di sera senza mangiare e senza poter avere contatto con l’esterno.
Trattate dunque come criminali in una pericolosa operazione antimafia. Una procedura, dovete convenire, irrituale, violenta, indegna di uno Stato Diritto che non può rimanere senza un’adeguata punizione”.
Pure la minaccia finale di punizioni, non bastassero i quotidiani tagli che hanno portato la Polizia a ridosso del baratro. Comunque sia, ci dispiace Onorevole Primo Ministro Silvio Berlusconi: anche se il Ministro dell’Interno e il Capo della Polizia non assumono alcuna posizione al riguardo, la dignità dei colleghi di Milano e di tutti i poliziotti non sarà certo lei a portarcela via. Ce la siamo costruita molto prima che Lei arrivasse, con il sangue, il dolore, l’abnegazione, il sacrificio di decine di colleghi e probabilmente rimarrà anche dopo che Lei se ne sarà andato.
p. la Segreteria Regionale p. la Segreteria Provinciale SILP Milano
S.I.L.P. per la Cgil Lombardia Il Segretario Generale Prov.le
(Sindacato Italiano Lavoratori Polizia) (Carmelo ZAPPARRATA)
Il Segretario Generale Regionale Tel. 334. 6990333
(Santino BARBAGIOVANNI) E-mail: milano@silp.cgil.it
Cell. 331. 3729391
E-mail: lombardia@silp.cgil.it
Se si votasse domani Berlusconi vincerebbe sicuramente.
Siamo un popolo che merita di essere governato da cotanta gente.
Se poi dovessimo guardare dall’altra parte sai che salto di qualità con una sinistra che è tutto fuorchè sinistra.
In Italy la sinistra non esiste, e men che meno il “comunismo” come un certo “partito dell’amore” vorrebbe, invece, far credere a “italioti” (ormai cerebrolesi dalle TV del tiranno) per trovare i propri capi espiatori.
Non dimentichiamoci che l’ex moglie di Giorgio Gaber (dico “Gaber”), ex showgirl e senatrice pdl (passato che accumuna la maggior parte delle “politiche” del “partito dell’amore”, alla faccia della sana gavetta di chi studia tanto e lavora molto) ha insinuato che a rubare la salma di Mike Buongiorno sia stato “il solito comunista” che vuole fare un dispetto al premier. Dico: ma che c’entra?
Questo è il nostro livello intellettuale e culturale!
Ce lo meritiamo ampiamente questo tiranno perché peggio di questo non c’è nulla anche se al peggio non c’è mai fine.
Per restare e lottare un tempo c’è stato e ce lo siamo fatti scappare.
Ora è tardi. Troppo tardi.
Chi dissente (ma esistono? io ho dubbi anche su questo) e ha ancora le forze deve solo scappare.
Solo questo resta ormai.
Gli italiani non esistono più.
Solo italioti.