Un canile consortile in un bene confiscato alla criminalità organizzata

La problematica del randagismo canino, datata nel tempo e finora rimasta irrisolta, potrebbe trovare una soluzione concreta attraverso l’interlocuzione avviata tra alcuni Comuni della provincia e la Prefettura.
Nella giornata odierna, infatti, il Prefetto Valerio Valenti ha incontrato i Sindaci di San Vito dei Normanni, Carovigno e Latiano nonché i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Ceglie Messapica e San Michele Salentino, i quali hanno illustrato la volontà di realizzare un canile rifugio in consorzio tra loro, utilizzando una porzione di un bene confiscato alla criminalità organizzata insistente nel Comune di San Vito e assegnato a quell’ente dall’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati.
Nel corso dell’incontro, a cui ha partecipato anche il Direttore del Dipartimento di Prevenzione della A.S.L. di Brindisi, i Sindaci hanno riferito di aver predisposto all’uopo un progetto e di essere pronti a formalizzare tra loro un protocollo di intesa per il prosieguo dell’iter necessario alla realizzazione del canile rifugio che sarà a servizio dei cinque Comuni aderenti.
Il Prefetto, nell’accogliere con favore l’iniziativa, impreziosita dalla destinazione di un immobile sottratto alla criminalità organizzata per finalità di prevenzione e di sicurezza pubblica, ha garantito la propria disponibilità ad intervenire presso gli uffici della Regione Puglia per favorire una interlocuzione volta al reperimento dei fondi necessari per la realizzazione dell’opera.
COMUNICATO STAMPA DELLA PREFETTURA DI BRINDISI – Pubblicato il 27/07/2017 ultima modifica il 27/07/2017 alle 17:07:03.

Un Commento a “Un canile consortile in un bene confiscato alla criminalità organizzata”

  • Anna Abbracciante:

    Forza nuova amministrazione comunale di San Michele, facciamo in modo che questo progetto si realizzi! Con le carte in regola per regalare un alloggio decente ai tantissimi cani sfortunati dei nostri paesi! Anna Abbracciante

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