Se ci ritroviamo sporcaccioni ad amministrarci, è solo colpa nostra! (di Fernando D’Urso)
In Italia vi è una cronica e deleteria resistenza al rispetto delle leggi. Di tale circostanza nella vita quotidiana se ne può facilmente prendere atto perché per gli italiani la legge è semplicemente “sbagliata”.
Tuttavia quando a tentare di raggirare le norme, o addirittura peggio a non rispettarle, sono proprio le istituzioni allora forse dovremmo fermarci un attimo a riflettere per capire dove andiamo a finire se continuiamo di questo passo.
Oramai sono anni che ci ritroviamo ad essere governati da personaggi che su mandato del parlamento si immolano a capro espiatorio in quanto i nostri politicanti (i parlamentari appunto e non dimentichiamo che li abbiamo mandati noi) non hanno più neanche il coraggio di prendere decisioni mettendoci la faccia ma si nascondono dietro Monti, Renzi etc. Certa è una cosa sortiscono l’effetto voluto perché la gente non se la prende con i parlamentari, unici responsabili, ma se la prendono con Monti, Renzi ecc.
Voglio ricordare ai cari “compaesani” che le persone che votiamo per amministrarci (peggio se non li votiamo!) hanno il potere di decidere dove vanno a finire le nostre tasse (IMU, ICI, IVA, tasse dell’ultima ora, etc) pertanto dovremmo tutti fare molta attenzione a “scegliere” / ”non scegliere” i nostri amministratori altrimenti poi non possiamo lamentarci se ci ritroviamo un quasi quotidiano aumento delle tasse. Che si vergognino coloro i quali continueranno a dormire sul “tanto le cose vanno così” o peggio “tanto fanno quello che vogliono”. A queste persone ricordo che i nostri amministratori non ci vengono mandati dalla Francia o dalla Spagna ma li scegliamo noi quando “andiamo” / ”non andiamo” a votare! Se quindi ci ritroviamo sporcaccioni ad amministrarci è solo colpa nostra. E a coloro che non votano ricordo che anche con soli 100 voti chi si candida andrà ad amministrare i soldi di tutti compresi quelli che non hanno votato.
Per meglio comprendere quanto è importante stare attenti alle scelte “politiche” vi invito a riflettere sul fatto che a partire dal cambio lira/euro vi è stato un concreto quadruplicare delle tasse ma di contro continuano a dire che l’Italia è in crisi e che pertanto le tasse devono aumentare ancora. Ma come è possibile che i cittadini vengono salassati e siamo ancora in crisi … sembra assurdo! Ma c’è forse qualche mano bucata? Eppure sono anni che facciamo sacrifici ma quando vedremo i risultati?
So la risposta…. Se continuiamo di questo passo vi assicuro che il meglio è appena passato e il peggio deve ancora venire!
Cari compaesani vi invito ad interessarvi alle scelte economiche dei nostri amministratori perché è l’unico modo per evitare il peggio. Ritengo che interessarci alla vita politica del nostro paese, a partire dal nostro amato Comune, è l’equivalente all’interessarci del futuro delle nostre famiglie.
Se è vero che ci teniamo alle nostre famiglie e ai nostri figli infatti non possiamo continuare a disinteressarci della vita politica per il semplice fatto che è la politica che decide se il seme delle nostre famiglie potrà essere seminato su un terreno fertile o sul cemento!
Se siamo giunti a questo punto di degrado dobbiamo solo fare mea culpa. Quasi in ogni famiglia ci sarà un figlio, un fratello, una sorella … che se ne sono andati via … all’estero! Non se ne sono andati via per svago o perché scapestrati se ne sono andati via per lavorare e quindi semplicemente per vivere. Ma cosa abbiamo fatto? Come abbiamo potuto assistere inermi a questo scempio?
E’ inutile girare intorno … questo scempio è colpa di ognuno di noi votanti! E badate bene … non è colpa dei politici perché quando li abbiamo votati sapevamo a chi davamo le redini del paese. Anziché vigilare su cosa facevano i nostri amministratori della nostra amata Italia (decidevano se fare dell’Italia un terreno fertile o una immensa distesa di cemento) siamo rimasti lì inermi a grattarci la pancia e a lasciar fare agli altri mentre magari pensavamo a vedere la partita di calcio… e ora ecco i risultati: ora che tutto è cementato ai nostri amati non resta che andare a seminare il proprio seme sui campi fertili dell’estero! Ma chi ci toglie il pugnale dal cuore! Chi ci ridarà i nostri affetti?
Quando sono proprio le istituzioni a raggirare le norme per interessi personali … vuol dire solo una cosa … intorno c’è gente che dorme e quindi, se non ci si sveglia, non ci si può aspettare che il peggio!
I tempi sono maturi per avviare il rinnovamento … non delle istituzioni o della politica … ma il nostro! E spero di non sbagliarmi ma con il nuovo Presidente della Regione avremo di nuovo una spalla in più all’interno della Regione per intraprendere il rinnovamento.
Fernando D’Urso
condivido appieno come se fosse farina del mio sacco, finalmente qualcuno dice quel che ognuno di noi cova , ci vuole una presa di posizione personale, responsabile. Inoltre non m’interessa chi sia il presidente della regione, ma che sia coerente con il programma per cui é stato eletto, se poi bara allora caro Fernando il tuo bel discorso sprofonda nel magma incandescente dell’mprevedibile essere umano.
Infatti, carissimo Fernando, la politica è lo specchio della società.
Caro Roni penso che sono maturi i tempi perché ognuno di noi faccia scelte responsabili compreso il seguire attentamente le scelte dei nostri amministratori che dimenticano che hanno la responsabilità di gestire le tasse dei contribuenti e non il diritto di sperperare. Rocco spero che in futuro nello specchio di questa società ci sia riflesso il più bel quadro mai visto.
Anch’io sono d’accordo, anche se mi sembra appena un poco esagerato prendersi sulle spalle tutte le colpe del mondo.
Spero che tu abbia ragione e che Michele non faccia come e peggio di Nichi che recita belle poesie e poi ci lascia nella m….
Il tuo intervento può essere sottoscritto da tutti i nostri concittadini, le stesse cose sono nel cuore di tanti altri padri di famiglia come te. Ma finché l’acqua non arriva ad una certa altezza, come si dice dalle nostre parti, da bagnare il sedere a tutti, ripeto tutti, devi resistere e dobbiamo resistere.
Abbiamo un sistema elettorale che da la vittoria, e cioè la possibilità di decidere della nostra vita, ad una risicata minoranza di furbacchioni, che poi sono quelli che si mangiano i soldi delle nostre sempre più onerose e insopportabili tasse.
A queste regionali si è recata a votare appena la metà degli elettori e per vincere è bastato avere la metà della metà dei voti.
Venti prepotenti decidono della vita di cento persone.
salve,
io non ho capito (riporto le parole precise) questo passaggio:
“Ormai sono anni che ci ritroviamo ad essere governati da personaggi che su mandato del parlamento si immolano a capro espiatorio in quanto i nostri politicanti (i parlamentari appunto e non dimentichiamo che li abbiamo mandati noi) non hanno più neanche il coraggio di prendere decisioni mettendoci la faccia ma si nascondono dietro Monti, Renzi etc. Certa è una cosa sortiscono l’effetto voluto perché la gente non se la prende con i parlamentari, unici responsabili, ma se la prendono con Monti, Renzi ecc.”
nando de vitis
Caro Nando, la questione è’ che nessuno ha votato Renzi come Presidente. I parlamentari si sono accordati per dare mandato a Renzi per fare riforme scomode. In sostanza sembra che sia Renzi a fare le riforme ma in realtà le riforme le votano i parlamentari. Quindi Renzi si prende la colpa/merito di tutto mentre i parlamentari restano meno esposti e si fregano il vitalizio. Infatti sembra che la riforma vomitevole della scuola sia opera di Renzi ma in realtà sono i parlamentari che decidono. In questa maniera da un po’ di anni viene violata puntualmente la costituzione. Potrai verificare quante volte negli ultimi anni la Consulta ha cassato i provvedimenti dei “governi su incarico”. Alle prossime elezioni i parlamentari potranno dire che è stata colpa di Renzi! Parti da un dato di fatto …. cosa senti dire alla gente che è’ colpa dei parlamentari che si trovavano nella lista che hai votato? Oppure è più facile che senti in giro . .. Renzi… Renzi? Non so se è più chiaro.
E anche sul concetto di “Renzi capro espiatorio” io mi trovo d’accordo: Renzi è un caprone (e, se non fosse per rispetto di tutti i lettori e del titolare del blog, direi molto peggio con parole sconce!) e caproni sono pure tutti quelli che gli danno la “fiducia” anche quando fingono di dargliela “obtorto collo” e anche intellettualmente disonesti. Ladri della fede pubblica.
Ecco Pietro, in effetti volevo dire proprio questo ma non trovavo le parole giuste!
Il fatto è che a livello nazionale le forze in gioco sono troppo più grandi di noi! Io mi accontenterei se quasi tutti i 4.000 elettori di San Michele andassero a votare con responsabilità. E credo proprio che già questo sarebbe un grande risultato.
Ok,
ho capito cosa intendevi.
Il problema maggiore e’ che noi sia a livello locale che a livello nazionale siamo abituati a votare le persone “più in vista” , più conosciute non importa se ladri o delinquenti , perché un povero sconosciuto con la faccia e l’animo pulito chissà perché nella nostra mente perversa non suscita la nostra fiducia. Che strani che siamo!
Do ut des, è questa la logica che in larga maggioranza caratterizza le scelte politiche dell’elettorato italiano. Sarebbe anche valida se sottintendesse un dare da parte del singolo elettore (in questo caso il voto) per ricevere in una prospettiva comunitaria, di bene comune, ma così non è. La politica, purtroppo, gioca molto sulla disperazione della gente per scippare consensi. Comunque voglio sempre sperare che qualche politico illuminato ci possa essere tra i meandri contorti di un contesto spesso falso e bugiardo. Io non passo per essere un ligio praticante, ma devo dire che questo Papa Francesco spesso ci azzecca: “Chi guadagna qualcosina ma ruba la speranza, ruba a se stesso e a tutti”…”Un cristiano che lascia entrare dentro di sé la corruzione non è cristiano, puzza!…parole sue, parole sante! Poi, per quanto riguarda Renzi, lasciamo stare, è la contraddizione fatta politica!!! Lo vedrei bene come erede politico di Berlusconi, ma nel Centro Destra.
Saluti a tutti!
Luigi sono d’accordo con te però del “do ut des” di cui tu parli siamo ormai abituati solo noi a “dare”(soldi, tasse, spesso anche la dignità, …) e non riceviamo mai nulla per il bene comune se non parole del tipo”bisogna tirare la cinghia perchè siamo in crisi, c’è il debito pubblico, ecc. (che poi… come si fa a parlare ancora di debito pubblico con tutto quello che ci stanno succhiando, non è che i nostri soldi vengono “semplicemente” gestiti male?). Ormai stanno tagliando tutto : sanità, scuola, sociale e questi vengono ancora votati in cambio di qualche “squallido favoruccio personale”. Ripeto: siamo strani ci accontentiamo di quel favoruccio quando invece dovremmo pretendere ciò che ci spetta di diritto: il bene comune!
Anna e Luigi le vostre più’ che considerazioni sono una vera e propria analisi scientifica del votante e del politico italiani.
I cari compaesani che si soffermeranno a leggere tutti i commenti non potranno che avvertire un brivido! Sono sicuro che sentiranno salire l’impeto della volontà di REAGIRE!
Abbiamo dovuto fare le elezioni per venire a capo della matassa!!!
Dice bene l’amico che Renzi è erede politico di berlusconi e gestisce il potere per il centro destra: sembra che siamo tutti d’accordo.
Oggi sappiamo pure che questo pd cerca sostegno economico e elettorale anche in ambienti mafiosi e criminali.
Questo pd in Puglia è rappresentato dallo sceriffo di Bari.
Questo pd cosa può vantare in comune col BRAVO RAGAZZO di San Michele Salentino? Distanti come la mezzanotte dal mezzogiorno!
Altri BRAVI RAGAZZI E BRAVE RAGAZZE hanno sostenuto gli uomini di Emiliano e del pd e non sono nemmeno stati eletti. Almeno un solo bravo ragazzo di quelli che hanno disertato le tante alternative al pd e a Renzi fosse stato eletto al Consiglio Regionale o in qualche Consiglio Comunale?!?!
Io l’ho detto quando parlammo di “voto utile per San Michele Salentino”: l’handicap era ed è Emiliano e il pd di Renzi, per cui anche chi ha votato per i BRAVI RAGAZZI ha votato per Renzi e per questo pd di ladri e mascalzoni.
Chi sbaglia?
(In Italia vi è una cronica e deleteria resistenza al rispetto delle leggi. Di tale circostanza nella vita quotidiana se ne può facilmente prendere atto perché per gli italiani la legge è semplicemente “sbagliata”.)
Riporto il primo periodo dell’articolo di Fernando D’Urso per dimostrare che non sempre è giusto accollarsi responsabilità altrui e che effettivamente qualche ( ! ) legge sbagliata c’è.!
La prefettura di Bari non è in condizioni di procedere alla nomina dei consiglieri regionali eletti il 31.05.2015 perché la legge Regione Puglia n*2 del 10.03.2015 è sbagliata!
Allora io me la prendo con i consiglieri che hanno approvato la legge con un’alzata di …piedi avendo le mani ( e la testa) occupate in altri giochetti.
Poi resta la nostra difficoltà a partecipare alla vita politca-amministrativa, ma ci sono casi in cui le responsabilità sono certe e determinate e non attribuibili alla generalità degli elettori; non è sempre solo colpa nostra.
Ritengo assolutamente insufficiente illuderci sulle qualità personali di un presidente per intraprendere un cammino di rinnovamento, mentre resto convito che una partecipazione attiva e continua, non accidentale, dei cittadini alla vita sociale del paese può essere l’unica strada percorribile per far sbagliare meno i nostri politici.
Sanmichelesalentino13giugno2015edmondobellanova
Edmondo mi trovi più che pienamente d’accordo sulla necessità di una partecipazione attiva e continua da parte di tutti. Pero’ una bella fetta di responsabilità ce l’abbiamo noi elettori quando non ci rendiamo conto, o forse facciamo finta di non renderci conto, del potere che diamo in mano a chi ci rappresenta. E il fatto che poi chi va non riesce neanche a votare una legge elettorale funzionale e’ una conferma di ciò. E ti dico che se continuiamo a dare il voto senza responsabilità sarà “giusto” che i politici pensino solo a curare gli interessi di pochi bastonando la povera gente. Anzi a quel punto non si dovrà parlare di povera gente ma di povera gentaglia che ha quel che si merita.
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