Colloquio con Vincenzo Vacca sulla questione “anfiteatro”
Come preannunciato nel post da me inviato sull’articolo di Karma “Addio all’anfiteatro di San Michele Salentino, con lui se ne vanno i ricordi di tanti giovani, e futuri adulti sanmichelani…”, sono riuscito a mettermi in contatto con Vincenzo Vacca, il sindaco di San Michele Salentino che a luglio del 1989 progettò la realizzazione dell’anfiteatro all’interno della villa comunale, anch’essa di nuova realizzazione. Oggi sembrerebbe particolare la coalizione dell’allora governo locale dove nacque la proposta, infatti nella Giunta sedevano assieme PCI e DC (come a dire, contestualizzando il presente, PdL e PD). – San Michele Salentino non era, in quegli anni, dotato di uno spazio all’aperto destinato ad accogliere eventi e manifestazioni di carattere musicale, teatrale e quant’altro. Fu proprio questa carenza strutturale la motivazione di base per cui fu predisposto l’anfiteatro all’interno della nuova villa comunale. Quindi, anche se il disegno della struttura richiamava gli antichi anfiteatri greci dedicati all’arte teatrale, il nostro fu pensato per manifestazioni di vario genere da tenersi all’aperto la cui struttura garantiva un’ottima acustica ai circa 200 spettatori che potevano prendere posto sulle gradinate. – Ringrazio Vincenzo Vacca, che oggi vive con la sua famiglia a Grottaglie, per il gentile colloquio e la disponibilità manifestata. – A mio avviso è stato un peccato non valorizzare in questi anni l’anfiteatro. Non conoscendo le motivazioni che ha portato l’attuale giunta comunale a cancellare definitivamente questa struttura, mi auguro che vi sia la volontà di intraprendere iniziative future per decentrare le tante manifestazioni che oggi si tengono in piazza in luoghi più idonei e strutturalmente attrezzate per meglio rappresentare le varie forme artistiche espressioni della cultura locale.
Rocco D’Urso
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