Parlo coi muri: “attacco poetico” dell’Associazione Generazioni di San Michele Salentino

L’”attacco poetico” ai muri di San Michele Salentino è iniziato. Sergio Nigro, Rosalia Fumarola, Marica Argentiero, Mimino Ligorio, Rosaria Gasparro ed altri dell’associazione ”Generazioni” sono già impegnati a vergare versi poetici su alcuni muri del paese, coadiuvati, anche, dagli operai messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale intenti ad imbiancare alcune pareti. Il tutto in preparazione del Festival di Poesia “Parlo coi muri” che si terrà il 24 luglio 2014 – ore 21,00 - in Piazza Dante a San Michele Salentino, evento inserito nella programmazione “Estate Sanmichelena 2014″.

“Il cielo e’ incerto. Arriva la sposa. In via fiori ci sono Raffaella, Denni e Mia il cane. Daniela, Mimino ed io. C’e’ la finestra che ci aspetta.C’ e’ la gente che passa, che si ferma e chiede. Ci sono i rumeni che ci danno la scopa per tirare le linee. Domenico che ci da’ la scala. Maurizio che ci da’ un blocco notes. Alessandro che fa il caffe’. Rocco che fara’ il guelfo bianco. Ci sono le rondini che volano basse sulle nostre teste. C’e’ l’allegria. Arriva la mia amica fresca di chemio.Raffaella parla con tutti e rimedia con ironia ai nostri guasti. Grazie a tutti. Abbiamo onorato la nostra “semenza”. Il temporale puo’ attendere. C’e’ il paese e questa e’ poesia” (dalla pagina facebook di Rosaria Gasparro).

2 Commenti a “Parlo coi muri: “attacco poetico” dell’Associazione Generazioni di San Michele Salentino”

  • Luigi Calò:

    Complimenti all’Associazione Culturale “Generazioni” per questa bellissima iniziativa ed all’Amministrazione Comunale che ne ha supportato il lavoro logistico. Un primo assaggio di questo stimolante “attacco poetico” l’ho avuto stamattina recandomi presso la locale scuola secondaria di primo grado “Giovanni XXIII”. Sul muro, di fronte all’entrata principale della scuola, si potevano leggere i bellissimi versi di Cervantes. Un’iniziativa davvero originale per il Nostro Paese, dato che si porta la poesia nelle strade, tra la gente, nel quotidiano…e, soprattutto, tra “i vincibili”. Bellissimo! Una rivoluzione culturale? Forse…

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