Oratorio, Pinacoteca, Campo (di Edmondo Bellanova)
Leggendo gli atti pubblicati oggi sul sito istituzionale del Comune di San Michele Salentino, Midiesis è rimasto colpito dalla delibera di Giunta con la quale si erogano 3.000 euro alla parrocchia di San Michele Arcangelo per l’uso dell’Auditorium dell’Oratorio nel 2013.
La cosa non mi scandalizza più di tanto per questi motivi:
1° l’auditorium è stato a disposizione dell’amministrazione comunale per tutto il 2013 e se è stato per poco o niente utilizzato non può certo essere addebitata alcuna responsabilità al concedente;
2° Stiamo, comunque, erogando il 50 % di un impegno morale assunto dalla precedente Amministrazione comunale con il quale s’intendeva, in qualche modo, partecipare al finanziamento per la realizzazione dell’Oratorio;
3° In ogni caso questi soldi restano a San Michele e potranno essere utili per iniziative a favore dei sanmichelani stessi.
A margine di questa storia, con il timore di aumentare il risentimento di qualcuno, vorrei, invece, proporre all’Amministrazione Comunale di continuare ad usare l’auditorium anche per il 2014 per utilizzarlo come sede del Consiglio Comunale. La scelta di utilizzare a questo fine il primo piano della Pinacoteca “Cavallo”mi sembra veramente sciagurata.
Ma questo è un altro argomento che spero di aver modo di discutere con chi ha veramente a cuore la gestione della pinacoteca-biblioteca ritenendola il volano per la crescita culturale del paese.
Quello che mi ha invece colpito è il contenuto della Delibera di Giunta n° 419 del 10.12.2013! Oggi a San Michele Salentino finisce e muore il sogno di quanti hanno speso una vita per dare ai giovani la possibilità di giocare a calcio! Leggo che una società di Francavilla Fontana si è aggiudicata la gara per la gestione del campo sportivo comunale. Stentavo a capacitarmi del fatto che cediamo a forestieri, per 5 anni, al prezzo di 400 euro/anno, quella struttura che per anni era stata sognata da noi ragazzi tiranti calci a palle di cuoio, con cuciture esterne, in spazi rubati a privati cittadini, con porte segnata da due pietre e campo delimitato da alberi.
E ho ricordato tanti amici che hanno sacrificato tempo e denaro per dare a San Michele una squadra di calcio, una maglietta/bandiera da portare nei paesi limitrofi, orgogliosi d’essere pari agli altri paesi. Una squadra che, tra alti e bassi, ha lasciato un segno nel cuore di tanti ragazzi che hanno voluto vestire i nostri colori ed ora, anziani, non perdono occasione per ricordare con affetto, stima e nostalgia il tempo passato su quel campo.
Ora per quattro denari cediamo a forestieri anche questa struttura, costruita con soli fondi comunali, precludendoci la possibilità di sperare in una rinascita del calcio sanmichelano.
Nella delibera dicono di cedere la struttura a questi signori di Francavilla “per aver praticato un costo vantaggioso per questa amministrazione comunale”; ma il Sindaco e gli assessori, tutti presenti in Giunta, si sono chiesti quali vantaggi avranno i sanmichelani?
Non sarebbe stato invece necessario ed utile cercare, anche con aiuti economici, promuovere la rinascita di una società calcistica sanmichelana?
E’ possibile che io non abbia capito niente di questa scelta, ma questa sera mi sento in obbligo di chiedere scusa a:
mio padre, Michele Epifani, Francesco Azzarito, Paolo Marti, Pino Chirico, Pino Caliandro, Franco Lodeserto, Leonardo Apruzzi, Lino Prete, Vito Ligorio, Tonino Cavallo, Domenico Galetta, Vittorio Chirico, Lino Pizzutolo, Lino Ciraci, Ciccio Piccigallo, Antonio Argentieri (sindaco) Nuccio Argentieri (taverna) Giovanni Argentieri, Vincenzo Leo e…………( mi scuso con chi non ricordo) per non essere stato capace di mantenere in vita il loro sogno!
Sanmichelesalentino10dicembre2013edmondobellanova
Caro Mondino sei stato molto chiaro, in questo paese succede sempre cosi’. Anche Tonino Gioia e io abbiamo avuto l’onore di guidare la squadra di calcio del nostro paese, per la precisione.
Aldo Chiese ha ragione ma ieri sera non ero assolutamente sereno ( diciamo meglio: ero incazzato!)e non ho citato/ricordato tanti amici che si sono spesi per il calcio a San Michele. Chiedo ancora scusa a tutti.
Però sarebbe bello completare quell’elenco ed allora aiutatemi a ricostruire quel pezzo di storia!
Io ho un ricordo di bimbetta, non so quanto veritiero. Ricordo un Marcello Spina che allenava la squadra calcio del San Michele. I ragazzi correvano in gruppo e lui li incitava inseguendoli comodamente seduto sul motorino:). Ricordo bene o me lo sono sognato nella notte dei tempi?
Ogni volta che si parla di calcio locale a San Michele lo si fa oramai sempre riferendosi al passato, ricordando aneddoti e fasti andati via per sempre.L’entusiasmo per questo sport si è ridotto solamente alla visione degli incontri delle grandi compagini nazionali ed estere che le tv e, soprattutto, le pay tv trasmettono ogni giorno. La crisi del calcio dilettantistico è oggi un fatto acclarato. Killer la crisi economica galoppante e le pay tv che, in diretta, comodamente, portano nelle case le gesta dei grandi campioni. La squadra di calcio del paese, un tempo, accomunava tutti i cittadini sotto un sano campanilismo che contribuiva a sviluppare e fare prorio un sentimento di appartenenza, a mio parere, positivo. La stessa squadra di calcio, inoltre, portava in giro il buon nome del paese. Da dirigente o da calciatore, chiunque era coinvolto nella società, cercava di adempiere al proprio compito con tanto impegno. Indossare la maglia del San Michele, ve lo posso assicurare, non era mai banale. Quando si entrava in campo, e già nello spogliato, la tensione era palpabile e la si poteva sempre tagliare a fette, poichè tutti volevano ben figurare ed onorare i colori che si indossavano. Infatti, per qualsiasi squadra che veniva a giocarsi la partita sul nostro campo era sempre arduo conquistare punti. Da piccolo, ricordo che la partita domenicale della nostra squadra era un evento atteso da tutti. La partita era sempre seguita da numerosi spettatori che partecipavano con passione, anche a volte troppo colorita, all’andamento del risultato. Dopo il primo tempo, parallelamente, tra il vociare e le grida dei tifosi, rimbalzavano le notizie dalle radioline di “Tutto il Calcio Minuto per Minuto”. Che dire…tanti tanti ricordi di vittorie, di qualche sconfitta, di amici, di calciatori (ne ricordo molti, ma su tutti il talento di Erminio Greco), di compagni di squadra, di allenatori, di avversari, di persone che non ci sono più e che hanno contribuito, con il loro entusiasmo, a fare calcio, a fare sport, in periodi difficili, ma certamente più autentici. Una figura che vorrei ricordare, tra le tante, è quella di Ciccio Guglielmi, il custode e magazziniere che per tanti anni ci ha seguito con pazienza ed affetto.
Buon Natale a tutti!
Luigi Calò