Il video del concerto “abusivo” alla Festa Patronale di San Michele Salentino
Il video del concerto “abusivo” del 13/08/2013 - Festa Patronale di San Michele Salentino (Elektrojezus- Vertical Stage/Concerto abusivo – Full version):
Articolo correlato:
Hanno imitato gli U2 quando nell 87 si esibirono sul tetto a los Angeles per registrare un video del loro nuovo singolo where the Streets Have No Name
lo sanno tutti che gli u2 l’hanno fatto…
Veramente, Stefano, gli U2 stavano imitando, anzi omaggiando, i Beatles che il 30 gennaio 1969, subito dopo mezzogiorno, tennero un concerto sul tetto della Apple, al 3 di Sawile Row, Londra.
Concerto che durò 42 minuti e che fu interrotto dai poliziotti chiamati per contenere i disordini (molto soft peraltro) dei fans che si accalcavano sul marciapiede sotto l’edificio.
I più fortunati invece, lasciati gli uffici, si erano posizionati sui tetti dei palazzi adiacenti godendosi l’ultima esibizione dei quattro e, in assoluto, il live più esclusivo della storia della musica.
Stesso errore del “diavoletto”.
Studiare ragazzi
http://www.youtube.com/watch?v=bUNxWax8WGs
Spettacolare… originalità unica.. anche gli U2 nel 1987 a Los Angeles hanno fatto un concerto a sorpresa sul tetto di un palazzo. . Il video è da professionisti. . Complimenti ragazzi. .
Si,buonanotte,
…ancora con gli U2.
L’esibizione degli U2 (durante la quale hanno realizzato il video di “Where The Streets Have No Name”) è stata un esplicito omaggio ai Beatles (vedi sopra) i quali realizzarono il concerto sul tetto della Apple durante il progetto “Get Back”.
Progetto accantonato che ritornerà, poi, un anno dopo (successivamente la pubblicazione di “Abbey Road”) con il titolo cambiato in “Let it Be” (album e film).
“The band’s performance on a rooftop in a public place was a reference to The Beatles’ final concert, as depicted in the film Let It Be” (U2 LIVE A CONCERT DOCUMENTARY di pimm jal de la parra – ed. Omnibus press)
Nel 2009 gli U2 ritorneranno di nuovo sui tetti; questa volta a Londra sul palazzo della BBC.
Ancora per omaggiare i Beatles (40 anni dopo il famoso “concerto madre” delle incursioni sonore sui tetti) e in modo ancora più esplicito citando “She loves you” durante la loro performance.
Il prossimo, quindi, che parla di nuovo di U2 a cazzo (perché se si vogliono fare dei rimandi bisogna farli con cognizione di causa citando gli “originali” e non le “copie”; specie poi se l’intento delle copie è di omaggiare gli originali) gli assesto un – virtuale – calcio nei coglioni.
P.S.
Comunque, io c’ero in piazza e l’esibizione degli EJ mi ha divertito.
Curiosità.
Il film “Let it Be” (che come detto sopra è parte integrante del progetto che, originariamente, doveva chiamarsi “Get Back”) è un docu-film musicale che racconta le prove e le registrazioni (quasi tutte in presa diretta), concerto sul tetto compreso ovviamente, di quello che sarebbe diventato l’ultimo album dei Beatles.
Prima dell’avvento di internet, o meglio, prima di You Tube, era cosa improba riuscire a vedere il film.
Io lo vidi, per pura fortuna, su Rai 3 (nata da poco) nei primissimi anni ’80, di sera inoltrata, mentre mi ero attardato a studiare.
Poi non l’ho più visto.
Senonché 15 anni fa, quando ancora You Tube non esisteva, mi imbattei (su di una rivista) in un annuncio fatto da un ragazzo campano che vendeva VHS con la registrazione di “Let it Be”, del film.
Lo contattai per telefono e mi chiese 50 mila lire per il doppiaggio di una cassetta.
Cercai di contrattare sul prezzo, ma l’unica cosa che ottenni fu la spedizione a suo carico.
“Per meno di 50 mila, non lo faccio”, mi disse, “il film l’abbiamo fatto “uscire” dagli archivi Rai”.
Non stetti ad indagare cosa intendesse per “uscire” e spedii le 50 mila lire in busta, contro chi mi diceva che avrei avuto di sicuro una fregatura.
La cassetta arrivò e quando sull’agolo del televisore spuntò la scritta Rai ebbi un’emozione indescrivibile.
Era proprio “quel” film che 20 anni prima, di sera tardi, d’inverno, avevo visto su Rai 3, mentre i miei genitori dormivano, mia sorella pure e io ripetevo Biologia per il giorno dopo.
“In realtà entrambi hanno plagiato i Re Acuti.
http://www.youtube.com/watch?v=BDKoGVmiTRY
Trovo carina l’idea dei ragazzi, soprattutto non se l’aspettava nessuno. Un’innocua esibizione simpatica. L’idea musicale forse non è particolarmente originale (vedi Daft Punk)ma confesso che l’audio non è particolarmente nitido quindi potrei anche sbagliare, peccato non essere rimasta fino a quell’ora, mi sarebbe piaciuto. Ma ammesso pure…troveranno la loro strada, sono giovani e mi sembra pure talentuosi.
Vorrei partecipare anche io al toto-concerto abusivo mordi e fuggi: Red Hot Chilly Peppers nel 2011 da un tetto di Venice Beach e se non ricordo male anche un gruppo scomparso che si chiama Tokio Hotel. Ma a mia memoria concordo con Nando, i Beatles sono stati i primi.
Poco importa però. Speriamo di vederli presto in un concerto “legale”
In bocca al lupo!!!!!