I Referendum Radicali: una risposta alla sordità della Politica del palazzo
Alla cortese redazione di “Midiesis” da: Comitato Referendum Radicali con gentile richiesta di pubblicazione:
La politica ufficiale e’ ferma, bloccata e incapace di corrispondere ai bisogni e alle aspettative dei cittadini. Oggi piu’ di ieri, e piu’ che mai, la politica del Palazzo e’ inadempiente ai propri doveri! Ma la politica si fa anche fuori dal Parlamento. E’ dunque possibile attivarsi come cittadini, come lo e’ stato gia’ nel passato. Quando il Palazzo e’ sordo, i cittadini possono far sentire la loro voce. Lo dimostrano i Radicali Italiani, che stanno conducendo da settimane una campagna di raccolta firme per 12 quesiti referendari che toccano temi sensibili, come i diritti civili, la vita, la giustizia e le liberta’ degli italiani.
L’obiettivo e’ raggiungere il quorum delle 500 mila firme entro il 15 settembre, da consegnare al Parlamento richiedendo un referendum e facendo appello al diritto esplicito espresso dall’art.75 della Costituzione italiana.
I Radicali Italiani propongono 12 diversi quesiti referendari. Si va dalla riproposizione del referendum, che gli italiani gia’ nel ’92 approvarono con un consenso plebiscitario, sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, un abolizione totale, evitando cosi’ anche la truffa dei rimborsi elettorali; l’ 8 x mille, per il quale si chiede di lasciare allo Stato le quote dei contribuenti che non esprimono una scelta.
Altri quesiti riguardano, invece, l’ambito giudiziario , in particolare la custodia cautelare, per limitare l’abuso del carcere preventivo ai soli reati gravi, cosi’ come gia’ prevede la legge; il divorzio breve, per eliminare l’obbligo di tre anni di separazione prima di poter chiedere il divorzio, anacronismo esistente solo in Italia; sulle droghe, evitare il carcere per fatti di lieve entita’ in modo da non riempire inutilmente la carceri, gia’ superaffollate, ed evitare di paralizzare la giustizia gia’ al collasso; l’ergastolo, per abolire il carcere a vita e ottenere una pena detentiva che possa rieducare il condannato, come gia’ fatto da Papa Francesco per il Vaticano; lavoro ed immigrazione, per abrogare le norme che discriminano e ostacolano il lavoro e il regolare soggiorno degli stranieri; i magistrati fuori ruolo, per far rientrare nei tribunali centinaia di magistrati attualmente dislocati ai vertici della pubblica amministrazione; la responsabilita’ civile dei magistrati, per dare modo ai cittadini di ottenere in tempi brevi dal magistrato il giusto risarcimento da irregolarita’ o ingiustizie subite; separazione delle carriere dei magistrati, per ottenere la garanzia di essere giudicati da un giudice terzo obiettivo e imparziale.
Tematiche diverse ma con un obiettivo preciso, rendere questo Paese piu’ giusto e vivibile, piu’ moderno e con un risparmio di risorse pubbliche. Si tratta di temi di “ragionevolezza” e sui quali, proprio per la loro trasversalita’, hanno gia’ riscosso l’appoggio e il sostegno di molte forze e organizzazioni politiche tra loro diverse e opposte, si va da Sel a Rifondazione comunista, dal Pdl ad altre associazioni.
Il Ministero dell’Interno ha inviato alle Prefetture la circolare n.50/2013 con la quale intervenire presso i Comuni affinche’ “pongano in essere ogni misura organizzativa idonea a garantire un’efficace servizio di autentificazione, essenziale al fine di rendere effettivo il diritto costituzionale all’esercizio dell’iniziativa referendaria”.
In tutti i Comuni italiani e’ possibile poter firmare, anche per un singolo quesito.
Come riportato dal sito del Comune, anche a San Michele Salentino i cittadini potranno firmare portando con se’ un valido documento di riconoscimento.
Gli Uffici Anagrafe e della Segreteria Comunale sono aperti dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 13.00 e il mercoledi pomeriggio dalle 16 alle 19.00.
Invitiamo, dunque, tutti coloro che volessero ad apporre la propria firma a sostegno, anche di singoli quesiti, per poter raggiungere le 500 mila firme e consentire di svolgere i referendum.
Si ringrazia per l’ospitalita’ concessa
Per l’ Associazione “Radicali Bari” Michele Macelletti
Errata corrige: è possibile sottoscrivere i suddetti referendum anche il martedì pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00 e non il mercoledì come erroneamente riportato nel comunicato dei Radicali.