Narducc lu cuvatiedd (di Edmondo Bellanova)

De Summa Natalizia era sua madre e lui uno dei 21 figli (da questo il soprannome: cuvatizz) avuti in quel di San Vito Dei Normanni.

Mise su famiglia a San Michele ed in un localino di Aieni, la sua prima casa, ebbe 5 figli.

E’ stato un uomo “pubblico” nel senso che da spazzino (ora diciamo: netturbino!) addetto alla “carrizzä”, passò a banditore comunale, ruolo poco adatto alla sua rauca voce con accento sanvitese mai compromesso dalla vita a “masserianova”! Uomo geniale che per arrotondare il reddito della famiglia s’industriò in vari mestieri e dalla sue mani vennero fuori: cesti, sçiaë, cannizzë, scuparë e scupett.

Non disdegnò professioni più impegnative ed ancora oggi ricordo ed apprezzo i suoi interventi da provetto “ortopedico” sulle caviglie, polsi e gomiti dei giovani calciatori che allenavo al calcio.

Con la sua 100 lire stretta con la benda pulita anche se già usata risolveva problemi che avrebbero comportato ricoveri ospedalieri. Un “guaritore” che non ha mai preteso compenso in denaro!

Ora, mi dicono, hai lasciato questa terra, i tuoi figli, la tua casa e le ormai sporadiche passeggiate con Gino “lu leccesë” che cominciavano con un bicchierino al bar. Ora non ti vedrò più, accompagnata da tua figlia, andare di sabato dal barbiere e la domenica delle palme in piazza Dante aspettare la benedizione e non mi meraviglierai più per quel sigaro che tenevi in bocca dalla parte accesa; è un altro pezzo della storia sanmichelani che ci lascia!

Addio Nardù!

Sanmichelesalentino03maggio2013edmondobellanova

4 Commenti a “Narducc lu cuvatiedd (di Edmondo Bellanova)”

  • MICHELE MACELLETTI:

    Man mano che si leggono le bellissime parole di Edmondo Bellanova , i ricordi pian piano riaffiorano alla luce della memoria…e si fanno piu’ nitidi e piu’vivi! Eh si, e’ proprio lui… Narducc, quell’uomo che tanti anni fa,ero ancora ragazzino, mi mise una moneta sul polso dolorante. Passando, come ogni mattina sotto casa,si offri’per aiutarmi. Era, diceva una cosa da niente… Ci avrebbe messo poco. Chiese a mia madre:”Signo’,datimi cientu lire”. E poi, una volta sistemata sul dorso del mio piccolo polso, prese a fasciare , con rude ma sapiente maestria. Ricordo ora, ancor meglio,prima il dolore,poi il suo arrivo… il bendaggio…le sue strane parole in sanvitese. E poi, dopo pochi giorni, il suo riaffacciarsi sull’uscio di casa per chiedere : “te passat ?”. Si,era “magicamente” passato…Come ora,,invece, “magicamente” mi e’ tornato il suo ricordo. Narducc e’ passat…Il suo ricordo resta…
    Ti sia lieve la terra.
    Michele Macelletti

  • Antonella Menga:

    Quante volte gli dicevo: ” Nardù quando ti perdo a te non so come farò…..basti pensare che in una mia abissale caduta sulla terrazza della chiesa di San Pietro a Roma, dove avendo pagato un biglietto per salirci era previsto l’arrivo dell’ambulanza e la visita al pronto soccorso per la visibile distorsione alla caviglia destra, pregai mio marito di portarmi subito da Narduccio e lui quando mi vide disse “Antonè è brutta ma no ta proccupare….”
    e così fu.
    Addio Nardù che tu possa riposare in pace, te la sei meritata tutta….

  • a fatto del bene a tante persone. ha fatto del bene alla mia famiglia mi ricordo quando mi slogai un polso lui me lo sistemo e tante altre volte e stato sempre disponibile, quando passava davanti casa mia si fermava in officina e parlavamo io e mio padre, mi raccontava di mio nonno. narduccio una saggia persona che dispensava saggi consigli di vita. mentre scrivo piango al suo ricordo del bene che ho ricevuto da lui. persona per bene e grande lavoratore. queste persone meritano il lutto cittadino, mi e dispiaciuto molto. alla famiglia vanno le mie sentite condoglianze. tonino altavilla

  • ricordo quei fine settimana alla cantina di scuparieddu, assieme a tuo fratello Antonio vi versavo il vino con la gazzosa e la famosa coppa. Quando venivo ad aiutarvi a spingere il carretto delle munnizze, e quel pomeriggio mi avete dimenticato nel camion della spazzatura e mi ero addormentato nella cabina. Mi mancherai tantissimo, ti avro sempre nel mio cuore . CIAO ZIO NARDUCCIO DA TUO NIPOTE VINCENZO.

Hockey su prato a San Michele S.no

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