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Da www.brindisireport.it:

Dopo il Ros, che il 29 settembre 2010 smantellò il gruppo della Sacra corona unita di Mesagne  guidato da Daniele Vicientino ed Ercole Penna  per conto dei boss detenuti Massimo Pasimeni e Antonio Vitale (Operazione Calipso), è la Guardia di Finanza che oggi affonda il bisturi sul tentativo di sbarco della criminalità organizzata brindisina nel lucroso mondo delle scommesse online. Era la missione – come si evince da quell’indagine dei carabinieri – affidata da Vicientino ad Albino Prudentino, un ex contrabbandiere di sigarette che in Albania stava costruendo una enclave del gioco d’azzardo per reinvestirvi – secondo gli investigatori – i proventi accumulati con il traffico delle “bionde”.  Ma le cose andarono come andarono.

Ma ora il Nucleo di polizia tributaria del comando provinciale di Brindisi delle “fiamme gialle” mostra la consistenza e la trama fitta di connivenze di quel progetto, e colpisce non solo con lo strumento dell’ordinanza di custodia cautelare, 19 provvedimenti firmati dal gip Ines Casciaro, su richiesta dei pm Alessio Coccioli della Dda di Lecce e del procuratore aggiunto di Brindisi,  Nicolangelo Ghizzardi, ma anche con il sequestro preventivo dei beni della famiglia di Albino Prudentino per un valore di 3,6 milioni di euro, con il sequestro anticipato nei confronti delle società di cui il principale personaggio della vicenda deteneva quote o il controllo, per 15 milioni di euro, e anche un sequestro per equivalente (connesso ad aspetti fiscali) di 190mila euro. Leggi tutto l’articolo.